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mercoledì 24 aprile 2024

25 aprile la festa degli infami e dei traditori della Patria

Il 25 aprile è il giorno della nostra totale disfatta. Non c'è proprio nulla da festeggiare perché questa data ci ricorda la nostra sconfitta, grazie ad uomini miserabili che si schierarono per 30 denari dalla parte del nemico. I traditori vengono ancora oggi protetti, grazie anche al trattato di pace del 10 febbraio del 1947, firmato dal governo del miserabile Alcide De Gasperi. Dall'8 settembre del 1943 veniamo governati da un branco di codardi, di fanatici e di venduti che si sono schierati dalla parte dei nostri peggiori nemici, dalla parte degli invasori massoni ed ebrei: “Alleati” di Rothschild in America e nel Regno Unito.




 

martedì 29 agosto 2023

quelli del 25 aprile: detentori della nazione e della menzogna

Dopo quasi 80 anni dalla sconfitta della seconda guerra mondiale sono ancora tanti coloro che continuano a festeggiare il 25 aprile, giorno della nostra sconfitta, come giorno della liberazione. Liberazione da chi? Liberazione da cosa? Per favore dite a questi idioti del "PENSIERO UNICO" che il 25 aprile del 1945 è stata fondata la più grande associazione a delinquere del mondo: la NATO.

Il 3 settembre del 1943 con la resa incondizionata di Cassibile è morta l'Italia imperiale, libera, indipendente e sovrana. Più di 130 Basi NATO sono dislocate in tutto il territorio italiano, senza considerare le basi segrete.

  basi americane dislocate sul territorio italiano. Invasori, spacciati per liberatori 

 

 

sabato 8 aprile 2023

continuate a chiamare tutto ciò che non capite nazismo - Avete una patologia cronica



Non vi piace la Nato e il Nuovo Ordine Mondiale, ma continuate a chiamare tutto ciò che non capite nazismo? Avete una patologia cronica

Vi manca il pensiero critico.

Nella seconda guerra mondiale, Germania ed Italia, combattevano contro il nuovo ordine mondiale. 

Gran parte degli italiani, a guerra avanzata tradirono l'alleato tedesco e passarono al fronte nemico. 

Gli italiani che sono morti per mano tedesca, sono morti perché hanno tradito. A guerra persa, i banditi partigiani ed i mafiosi siciliani che lottarono a fianco del nemico americano, parteciparono alla formazione del nuovo governo.

Un governo che ha portato alla sudditanza all'America e successivamente all'alleanza con la Nato.

Dal 1945 in poi, chi ha limato ed azzerato i vostri diritti non sono i nazionalsocialisti. Chi ci ha obbligato a fare da cavia , non sono i nazionalsocialisti, ma sono le lobbies che hanno finanziato la guerra contro l'Italia e Germania nel 1940 e l'hanno fatto perché il nazionalsocialismo era scomodo all'avanzamento del programma del nuovo ordine mondiale.



Se oggi gli italiani sono in questa situazione è colpa di tutti gli italiani, che hanno preferito non combattere, e gettarsi nelle braccia del nemico.

Se oggi l'italiano è l'unico popolo che non si ribella è perché la storia ci insegna, che l'italiano è un popolo codardo.

(dal canale telegram: cronache di un combattente - Francesco Capizzi)

domenica 5 aprile 2020

sono sempre gli stessi quelli che seminano morte. Sono sempre quelli della kabbalah...

Quelli che hanno buttato giù le torri gemelle, lo hanno fatto per imbastire guerre in giro per il mondo, contro Stati definiti “canaglia”, per consolidare sempre di più il loro potere. E sono gli stessi che detengono l’euro e la BCE, estensione, nell’ordine, di dollaro e Federal Reserve, che di federale non ha manco le mutande, essendo una banca privata. Come Bankitalia, che lo è al 95%, o la BCE, che ricordo ai saputelli di strada e a quelli che “hanno studiato”, che altro non è che associazione tra banche PRIVATE! Sono gli stessi identici soggetti che detengono le redini della magistratura, atta ad insabbiare crimini e criminali della politica e di una miriade di associazioni pagate per servirla, senza escludere i “giornalisti” di Tv e carta stampata. 
 
Roma, piazza Montecitorio: menorah ebraica davanti al parlamento italiano
E sono gli stessi che espongono il simbolo di comando (la menorah) sul piazzale antistante Montecitorio, e ben visibile sul piazzale del municipio di Parigi, sede della dirigenza nazionale. Sono gli stessi di cui parlava Kennedy nel suo discorso contro le società segrete nel 1961. sono gli stessi che hanno “messo a tacere” Aldo Moro, il quale stampò moneta DI STATO senza farsela prestare a strozzo dai sionisti cravattari, quelli che hanno “zittito” Falcone e Borsellino. Sono gli stessi della strage dell'Italicus avvenuta nella notte fra il 3 e il 4 agosto del 1974. Sono gli stessi che fecero esplodere l'aereo fra Ponza e Ustica il 27 giugno del 1980. Sono gli stessi che causarono la strage alla stazione di Bologna il 2 agosto del 1980. Sono gli stessi che ti ingabbiano nella paura mediatica del “virus” a reti unificate, quelli che lasciano te e la tua famiglia alla fame ma la Borsa aperta per la fame di altri, mentre DI NOTTE continuano a tagliare alberi, montare antenne e sostituire lampioni per irradiarti con la cancerogena tecnologia 5G, o “internet delle cose”. Le loro. 
5G: antenne mortali che  emettono radiazioni mortali
 E sono gli stessi che tramite la propaganda di regime ti costringono ad accettare teorie che stravolgono la vita dei tuoi figli, come la teoria gender, prendendogliela lontano dai tuoi occhi, di nascosto, con messaggi nei cartoni, o nelle scuole, dove gli insegnano già in tenera età ad essere futuri schiavi, distorcendo sui testi, avallati da case editrici colluse, teorie sull’immigrazione, sulla delocalizzazione umana e industriale, sulla medicina, sulla scienza, sulla loro stessa natura. 
vengono tagliati gli alberi per la tecnologia del 5G
Sono gli stessi che ti raccontano, dalle elementari alle università, passando per documentari di Stato, pilotati, la Storia che vorrebbero tu studiassi, ma che al contempo ti vietano di revisionare, tanto meno in modo indipendente, pena da 2 a 6 anni di reclusione. Sono “quelli” del 25 aprile, detentori della nazione e della menzogna, della rete politica e dei loro interlocutori, serviti sul piatto della democrazia per darti l’illusione della scelta. 
Non serve dire altro: il 5G semina morte
 Gli stessi che poi montano film, documentari e inchieste, con la pretesa di sostituirli alla narrazione storica, gli stessi che ti fanno idolatrare attori e personaggi atti poi a convogliare nel calderone della propaganda consumistica quel poco che resta della tua materia grigia e della dignità che una volta avevi come popolo.
Sono gli stessi, sempre gli stessi.
E tu, ancora muto... (l'ordine di hagal)

giovedì 25 aprile 2019

Cerca le verità sepolte e riportale alla luce, diffondile a chi ignora

Contrappongono alla verità che raccontiamo le loro menzogne che spacciano per verità. La verità rimane sempre verità anche se perde la voce; e la menzogna rimane menzogna, anche se milioni di persone la professano e la impongono. Per tutti coloro che non sanno, e per tutti quelli che fanno finta di non sapere, il 3 settembre del 1943 il generale Giuseppe Castellano, coadiuvato dalla famiglia Savoia e da Pietro Badoglio, firmò a Cassibile l'armistizio con gli Invasori anglo-americani. Tutto il patrimonio italiano militare, artistico, territoriale, culturale divenne proprietà degli Inglesi. Cessarono le ostilità e gli invasori anglo-americani costrinsero l'Italia a dichiarare guerra alla Germania, paese amico. Gli inglesi fomentarono la guerra civile e foraggiarono le bande partigiane del Nord Italia. C'è scritto nell'armistizio di Cassibile: Le Forze italiane di terra, mare, aria, ovunque si trovino, a questo scopo si arrendono e passano sotto il comando inglese. Se credi ancora alla stampa di regime vuol dire che non conosci la porcata di Cassibile. Le navi da guerra italiane di tutte le categorie, ausiliarie e da trasporto saranno riunite, secondo gli ordini, nei porti che verranno indicati dal Comandante Supremo delle Forze Alleate, ed ogni decisione in merito a dette navi verrà presa dal Comandante Supremo delle Forze Alleate. Armistizio di Cassibile: https://ondasud.blogspot.com/2018/05/il-lungo-armistizio.html Trattato di pace del 10 febbraio del 1947: gli inglesi e gli americani decidono per il Popolo italiano e per darti una parvenza di democrazia scrivono per l'Italia la Costituzione truffa del 1948. Informati anche sul quel miserabile trattato di pace: https://ondasud.blogspot.com/2017/01/trattato-di-pace-fra-litalia-e-gli.html - In Parlamento Vittorio Emanuele Orlando, ex Presidente della Vittoria (1915-18), definì questo trattato sottoscritto dal Governo De Gasperi, «un atto di vergognoso servilismo allo straniero». Ricordati che ogni volta che vai a votare sono gli Inglesi a contare i voti. E sono sempre gli inglesi a darti il risultato definitivo di ogni consultazione elettorale. Puoi crederci o no, ma è così... Ti prego di leggerti tutte le porcate dell'armistizio di Cassibile e tutte le clausole del trattato di pace del 10 febbraio del 1947, firmato dal miserabile Alcide De Gasperi, che ancora molti fanno passare per grande statista. Ecco quello che succede se raccontiamo la verità: Motivano il loro atteggiamento di censura dicendoci che raccontare la verità è incitamento all'odio. Ci censurano, ci ricattano, ci minacciano e a volte ci ammazzano. Cerca le verità sepolte, riportale alla luce e diffondile a chi ignora. (sa.br.)
Cerca le verità sepolte e riportale alla luce, diffondile a chi ignora

mercoledì 28 marzo 2018

25 aprile: la festa dei traditori

Video: 25 aprile, la festa dei traditori
 

Per tutti i lutti, per tutti i tradimenti, per tutte le vigliaccate contro l'Italia e contro il Popolo italiano dobbiamo ricordare chi eravamo e chi siamo adesso.
Dall'8 settembre del 1943 veniamo governati da un branco di codardi, di fanatici e di venduti che si sono schierati dalla parte dei nostri peggiori nemici, dalla parte degli invasori massoni ed ebrei: “Alleati” di Rothschild in America e nel Regno Unito. L'Italia fascista aveva eliminato la fame e la disoccupazione. (Lavori pubblici, strade e ferrovie ricevettero particolari cure dal fascismo.)
Nel ventennio mussoliniano regnava l'ordine, l'efficienza, la puntualità, la giustizia. Tutti erano orgogliosi di essere Italiani e di appartenere ad una grande nazione.
Il fascismo era e resta un grande stile di vita: Dio, Patria, Famiglia. Adora Dio, difendi la tua Patria, ama la tua Famiglia e il tuo Popolo.
Solo un grande genio come Mussolini aveva saputo unire davvero gli italiani e far dimenticare i crimini che avevano portato gli Stati italiani alla falsa ed ipocrita unità nel 1861. Venti anni di benessere, venti anni di grandezza, venti anni di fascismo e di totale sovranità prima che si arrivasse a quel fatidico 8 settembre del 1943, in cui la Patria morì, grazie al tradimento del generale Pietro Badoglio, che ci consegnò agli invasori anglo-americani. Invasori che sotto la regia del potere ebraico massonico rothschildiano ritornavano ad essere di nuovo i padroni dell'Italia dopo la pausa del ventennio.
Cessava la libertà per il Popolo italiano ed iniziava la tirannia massonica. L'Italia divenne colonia, con numerose basi militari straniere piazzate in tutte le zone della penisola e delle isole; perdette ogni tipo di sovranità e molti territori di lingua e di cultura italiana passarono allo straniero. L'occupazione fu chiamata “liberazione” e l'usurpazione fu chiamata “democrazia”. Iniziarono i massacri e la caccia ai fascisti da parte di partigiani, che si schierarono dalla parte degli invasori. Centinaia di migliaia di persone innocenti furono massacrate, infoibate, violentate ed uccise. Informati su tutto quello che ci è stato taciuto.
Il 25 aprile è il giorno della nostra totale disfatta. Non c'è proprio nulla da festeggiare perché questa data ci ricorda la nostra sconfitta, grazie ad uomini miserabili che si schierarono per 30 denari dalla parte del nemico. I traditori vengono ancora oggi protetti, grazie anche al trattato di pace del 10 febbraio del 1947, firmato dal governo del miserabile Alcide De Gasperi.
Coloro che hanno voluto questo tipo falso e degenere di democrazia e che continuano a difenderla, nonostante sia un totale fallimento, sono proprio coloro che si scagliarono contro il fascismo, proprio perché il fascismo stando, non soltanto a chiacchiere, ma di fatto dalla parte del popolo italiano era veramente patriottico, democratico, popolare e socialista nel senso migliore dei termini. La maggior parte dei Partigiani e dei cosiddetti antifascisti, condizionati, corrotti e manovrati dalla Criminale ed Infernale Cabala Ebraica e Massonica di Rothschild, al di là della loro iniziale mascheratura demagogica di facciata, sono da sempre contro ogni tipo di vera libertà, di vera giustizia e di vera intelligenza che sfugga al loro feroce e tirannico controllo. La vera bellezza, la giustizia, l'ordine, la sana disciplina, l'armoniosa arte, il positivo libero pensiero in seno al popolo ed a favore del popolo, sono stati sempre combattuti da costoro che, facendo tabula rasa, distruggendo la vera arte ed il giusto ordine in mezzo al popolo propagandano una effimera, pervertita, distruttiva ed autodistruttiva falsa libertà, che altro non sarebbe che la premessa e l’avvio verso la decadenza, lo sfruttamento e la schiavitù del popolo. La falsa democrazia rothschildiana, nata proprio con l’uccisione dell'Italia come nazione cristiana e sovrana, è il trionfo di esseri criminali, parassiti e distruttori che dal 1943 si sono impadroniti dell'Italia. Il trionfo di questa falsa democrazia consiste appunto nella sconfitta dell'Italianità e della Cristianità, ed è il potere degli ignoranti e degli idioti, ma soprattutto dei malvagi, ipocriti, bugiardi ed assassini che vogliono convincerci e costringerci a festeggiare per il 25 aprile la sconfitta della nostra Patria come se fosse la nostra “liberazione”.
Questa congrega di ignoranti e di vigliacchi ci impone dal 1948 una costituzione truffa, demagogica e antitaliana, senza nessuna sovranità. L'antifascismo su cui si basa la “costituzione” dei Patrigni costituzionali è l'adorazione, la canonizzazione e l'esaltazione dell'imbecillità e della malafede. Incompetenza, vigliaccheria, tradimento, nullità, ingiustizia, inefficacia sono le armi di questi idioti cretini che (mal)governano l'Italia e che per sopravvivere alla loro becera ignoranza seminano odio in seno al popolo italiano. Si nutrono di acredine e ripetono da 75 anni di essere antifascisti. Essi infatti si nutrono e prosperano proprio grazie al disordine, alla confusione ed al caos che riescono a creare nelle nostre famiglie e nella mente di ciascuno di noi, ripetendo continuamente da 75 anni e fino all’ossessione ed alla follia più completa, l’assurdità diabolicamente falsa e criminale che bisogna “essere antifascisti ed antinazionalsocialisti”...
Come se l'antifascismo fosse una virtù...
Il 25 aprile ci ricorda solo la nostra condanna che siamo soltanto una colonia anglo-americana rothschildiana. (Georges Rocher, Brigas d. Sila, Sal. Br.) 
Proprio perché la Storia la scrivono i vincitori in Italia si continua a festeggiare dal 25 aprile 1945 una sconfitta. Ma Noi ci dissociamo da questi festeggiamenti che ricordano solo massacri e ingiustizie.

sabato 20 aprile 2013

25 Aprile: dal 1945 in Italia si continua ancora a festeggiare una sconfitta

Proprio perché la Storia la scrivono i vincitori in Italia si continua a festeggiare dal 25 aprile 1945 una sconfitta. Ma io mi dissocio da questi festeggiamenti che ricordano solo massacri e ingiustizie. Spero solo che finalmente venga scritta la verità e non vengano più propagandate le menzogne dei vincitori, che ancora oggi muovono le fila dell'intera politica ed economia italiana. 


La stampa, come tutta la “nazione Italia” è in mano ad un potere occulto criminale, che ci dà in pasto solo una informazione mistificata. E' ora di iniziare, anche se amaramente, un'amara, ma necessaria, riflessione storica. Ecco perché riporto per intero un articolo di Paolo Deotto, che dovrebbe aiutarci a riflettere davvero sulla nostra recente storia passata.

25 APRILE. BREVI RIFLESSIONI SUGLI ASPETTI SURREALI DI UN PAESE CHE FESTEGGIA UNA SCONFITTA – Di Paolo Deotto - Premessa: in questo articolo sono citati in colore blu i nomi di diversi Autori. Cliccando su di essi verrete rimandati ai loro articoli, o a recensioni dei loro libri.
nella ferocia non c’è nulla di onorevole. Solo odio e barbarie
I corpi di Mussolini, che era stato ucciso a Giulino di Mezzegra il 28 aprile 1945, di Claretta Petacci e di altri esponenti della Repubblica Sociale Italiana, arrivati a Milano la sera stessa, vennero esposti in piazzale Loreto verso le 3 della notte.

Poche parole sull’ennesima stanca liturgia del 25 aprile. Due motivi spingono a parlarne ancora: un minimo di rispetto per la verità storica, perché un popolo che non conosce il proprio passato, o al quale questo passato è nascosto e falsificato, è un popolo senza futuro; e inoltre l’aver letto che anche oggi, 25 aprile 2012, non è mancato chi ha fatto polemiche perché qualcuno ha commesso il “crimine” di commemorare anche i caduti della Repubblica Sociale Italiana.
L’argomento della guerra civile merita ben più pagine, e penne ben più capaci della mia. Il mio modesto passato di storico mi consente però alcune precisazioni, che ritengo siano dovute, perché la falsificazione è già negativa in sé stessa, ma se serve a perpetuare l’odio e la confusione tra bene e male diviene, oltre che negativa, anche criminale.
Le precisazioni.
L’Italia uscì sconfitta dalla seconda guerra mondiale. Sembra una banalità, tutti lo sappiamo, ma invece è necessario ricordarlo, perché in genere si “festeggia” una vittoria. Inoltre, non scordiamoci neanche questo, l’Italia conobbe due anni di guerra fratricida, la guerra civile che insanguinò il Paese dalla fine del 1943 fino a una data che è difficile fissare, perché ancora nei primi anni 50 si consumarono crimini legati al clima di odio scatenato nel periodo che si è voluto consegnare alla Storia col nome di “resistenza”.
Altra precisazione utile: l’Italia fu liberata dai tedeschi grazie all’intervento delle truppe alleate (vedi: PAOLO GRANZOTTO, “Non i partigiani, ma gli americani ci liberarono”). Si vuole maliziosamente scordare il dibattito che si sviluppò sull’opportunità di una resistenza “passiva” al fascismo e ai tedeschi, e non aggressiva, come vollero e imposero comunisti e azionisti, e che peraltro non fu influente dal punto di vista militare. Nel primo caso si sarebbe evitato proprio di scavare quel solco di odio che invece da decenni avvelena la vita civile italiana. Al proposito, vedi “Fu vera gloria?”, intervista ad AUGUSTO DEL NOCE.
Inoltre: le bande partigiane nacquero principalmente dalle formazioni militari sbandate dopo l’8 settembre 1943, lasciate senza ordini dal Re e dal governo Badoglio, fuggiti a Brindisi per sottrarsi ai tedeschi. La vulgata però ci ha sempre fornito una versione distorta, di una “resistenza” come “spontaneo moto popolare” con la guida principale del Partito Comunista. Le formazioni comuniste (Brigate Garibaldi e GAP) condussero una guerra loro propria, che aveva finalità di egemonia politica e di sovietizzazione dell’Italia, come dimostrato dalle numerose azioni condotte non solo senza il consenso del CLN, ma anche contro formazioni partigiane non comuniste. Le azioni terroristiche dei GAP ebbero poi l’effetto di scatenare rappresaglie tedesche (più raramente fasciste) e di imporre così alle popolazioni civili ulteriori sofferenze e lutti.
Poiché però ogni anno dobbiamo assistere alla monopolizzazione delle “celebrazioni” del 25 aprile da parte dell’ANPI, associazione di ispirazione comunista, che pretende di rilasciare patenti di dignità politica, con giudizio insindacabile, sarà bene ricordare solo alcuni dei crimini comunisti che insanguinarono l’Italia in quel periodo sciagurato, che non ebbero alcun valore militare, ma che servirono solo a seminare odio, dolore e morte.
Da quale pulpito viene dunque la predica?
Ecco un breve e incompleto elenco:
Strage di Porzus:   7 febbraio 1945, mercoledì, alle 14.30. Nelle malghe di Porzus, due casolari sopra Attimis, in provincia di Udine, ha sede il comando Gruppo brigate est della divisione Osoppo, formata dai cosiddetti “fazzoletti verdi” della Resistenza, partigiani cattolici, azionisti e indipendenti. Giungono in zona cento partigiani comunisti, agli ordini di Mario Toffanin (nome di battaglia Giacca) sotto le false spoglie di sbandati in cerca di rifugio dopo uno scontro con i nazifascisti. In realtà, è una trappola: alla malga vengono uccisi il comandante della Osoppo, Francesco De Gregori (nome di battaglia Bolla), il commissario politico Enea, al secolo Gastone Valente, una giovane donna sospettata di essere una spia, Elda Turchetti e un giovane, Giovanni Comin, che si trovava a Porzus perché aveva chiesto di essere arruolato nella Osoppo. Il capitano Aldo Bricco, che si trovava alle malghe perché doveva sostituire Bolla, riesce a fuggire e salva la vita perché i suoi inseguitori, dopo averlo colpito con alcune raffiche di mitra, lo credono morto.
Altri venti partigiani osovani vengono catturati e condotti prima a Spessa di Cividale e poi nella zona del Bosco Romagno, sopra Ronchi di Spessa, una ventina di chilometri più a valle. Due dei prigionieri si dichiarano disposti a passare tra i garibaldini. Gli altri saranno tutti uccisi e sbrigativamente sotterrati tra il 10 e il 18 febbraio…   per continuare, clicca qui
Ricordiamo solo che il principale responsabile della strage, Mario Toffanin (“Giacca”), fu condannato all’ergastolo; si rifugiò nell’allora ospitale Jugoslavia. Fu graziato da Pertini, suo correligionario. Le ragioni della grazia non furono mai chiarite.
Assassinio di Giovanni Gentile: filosofo, presidente dell’Accademia d’Italia, 69 anni, uomo pacifico e mite. La sua principale “colpa”? Gli inviti alla riconciliazione nazionale, fatti con insistenza nell’insanguinato periodo della guerra civile. Assassinato a Firenze il 15 aprile 1944 dal comunista Bruno Fanciullacci. Per altri dettagli, clicca qui

L'attentato di via Rasella fu un'azione partigiana condotta il 23 marzo 1944 a Roma dai Gruppi di Azione Patriottica contro un reparto delle truppe di occupazione tedesche, l'SS-Polizei-Regiment "Bozen" (reggimento di polizia delle SS "Bolzano")


Strage di via Rasella:  23 marzo 1944 a Roma, in via Rasella, i comunisti Rosario Bentivegna e Carla Capponi fanno esplodere una bomba al tritolo al passaggio di una colonna di soldati tedeschi dei reggimenti di polizia sudtirolese. Non erano truppa combattente, non erano SS, non erano volontari, checché ne dica la falsificazione targata ANPI. A questo proposito leggi le illuminanti spiegazioni dello storico LORENZO BARATTER e gli articoli diPIERANGELO MAURIZIO e di PIERANGELO GIOVANNETTI.  Nell’attentato trovarono la morte 33 soldati tedeschi e diversi civili italiani, tra cui un ragazzo di tredici anni. La rappresaglia tedesca si scatenò e alle Fosse Ardeatine furono uccisi 335 prigionieri prelevati dalle carceri romane. Curiosamente diversi di questi erano partigiani non comunisti, e questo fatto ha reso legittimi i non pochi sospetti sulle vere ragioni che spinsero i comunisti al crimine. I due criminali, Bentivegna e Capponi, si guardarono bene dal consegnarsi alle autorità tedesche, e lasciarono trucidare gli innocenti ostaggi. È risibile la scusa sul fatto che, pare, i tedeschi non avessero affisso manifesti per minacciare la rappresaglia, quando era ben noto questo loro feroce modus agendi.
Centotrenta preti uccisi, dal 7 agosto 1941 al 4 febbraio 1951. Ben noto il mandante, tanti i killer. Vedi al proposito il libro di ROBERTO BERETTA, “Storia dei preti uccisi dai artigiani”, edito da Piemme nel 2005.
L’uccisione di Mussolini e di Claretta Petacci. Perché uccidere anche una donna, colpevole solo del suo amore per il Duce?  E perché uccidere il Duce, che doveva, secondo gli accordi, essere consegnato agli Alleati? E perché compiere la strage sul lungolago di Dongo? Non era certo estraneo a tutti questi crimini il tesoro di Dongo, del valore stimato di circa 600 milioni di attuali euro, che sparì “nel nulla” dopo essere arrivato in mani comuniste. Sparirono anche una decina di persone, per la maggior parte partigiani, che volevano sapere la verità sulla fine del mitico “Oro di Dongo”. Questa truce vicenda viene approfondita nel libro di LUCIANO GARIBALDI e FRANCO SERVELLO.
E poi… Vi ricordate di Alfa Giubelli, la bambina di dieci anni, che dovette assistere alla fucilazione della mamma, eseguita da partigiani comunisti?  Ce ne parla MARIO CERVI.
Oppure ricordate Alfredo Pizzoni, banchiere milanese, apolitico, antifascista, presidente del CLNAI, che grazie al suo prestigio personale ottenne dagli inglesi armi e finanziamenti per i partigiani? Cancellato dalla Storia, e sostituito frettolosamente alla vigilia del 25 aprile con Ferruccio Parri. Ce ne parla TOMMASO PIFFER, in un libro pubblicato da Mondadori nel 2005.
E finiamo qui. Perché questo elenco? Per un motivo molto semplice. La guerra civile è stato un periodo di ferocia e di sangue, e l’insaziabile sete di violenza, tipica dell’ideologia comunista, non solo ne ha voluto fare un periodo di gloria, ma vuole anche perpetuare questo odio. Abbiamo voluto ricordare alcune vergognose pagine di crimini comunisti solo perché è vergognoso che da parte dei comunisti e dei loro stanchi e confusi epigoni si voglia continuare questa cerimonia annuale di esaltazione dell’odio.
Se l’Italia non ritroverà la concordia, se non si saprà passare sul passato la benefica pulizia della misericordia e del perdono reciproco, ricordandosi finalmente dei precetti cristiani, i soli che possono costruire una convivenza civile degna di questo nome, quali speranze potrà ancora avere questo povero Paese già allo sfascio?
A quando la fine dell’apologia dell’odio, che rende così obnubilati da festeggiare una sconfitta?