martedì 26 giugno 2012

Il trattato di Lisbona è il più grande crimine nei confronti dell'umanità.


Il trattato di Lisbona è il più grande crimine nei confronti dell'umanità. Menti criminali hanno scritto, approvato e ratificato questo aberrante trattato con la complicità di politici marci e corrotti, che si sono venduti per 30 denari. Questo infame e miserabile trattato incrementerà le condizioni antidemocratiche e antisociali nella UE. In questo trattato gli Stati Nazionali trasferiscono quasi tutti i loro diritti alla UE. Circa 500 milioni di cittadini perdono la loro possibilità di pratica democratica. La UE interverrà in tutti gli ambiti della vita dei cittadini. La forbice tra ricchi e poveri si aprirà ancora di più. Questo processo è contrario all’Articolo 1 della Legge fondamentale che dichiara inviolabili la dignità dell’essere umano e obbliga gli Stati a difendere i diritti umani. I politici cialtroni sono così distanti dai cittadini e ormai non rappresentano più nessuno, se non i loro vergognosi interessi finanziari. Senza democrazia non è concepibile uno stato di diritto. Attenti a voi usurpatori.
 Il Trattato di Lisbona, noto anche come Trattato di riforma , firmato il 13 dicembre 2007, ha apportato ampie modifiche al Trattato sull'Unione europea e al Trattato che istituisce la Comunità europea, ribattezzato Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.  Con questo miserabile trattato gli Stati perdono la loro sovranità politica e monetaria e tutto il potere del Popolo sovrano viene trasferito ai 27 saggi della BCE, Banca Centrale Europea, che decidono per un intero continente: L’Europa.  Questo vergognoso, antidemocratico e criminale trattato fu firmato per l’Italia da Romano Prodi e da Massimo Dalema: due politici arruffoni che hanno sempre avuto un pessimo rapporto con la trasparenza e con la legalità.
Con questo trattato, scritto ed approvato da menti criminali, l’intera Unione Europea si è trasformata in una malefica divinità e tutto il diritto costituzionale è stato smantellato di colpo,  per dare l’avvio ad una dittatura malefica e perversa guidata dal potere finanziario delle banche. Con questo trattato finisce la democrazia e la sovranità dei popoli ed inizia la dittatura massonica dei poteri occulti e malefici. I popoli verseranno lacrime e sangue se non si ribelleranno subito a questo potere nefasto,  voluto ed imposto, con la complicità dei nostri parlamentari cialtroni,  dai banchieri senza etica e senza morale della BCE.

sabato 16 giugno 2012

L’Imu è una truffa colossale come questo governo


L' IMU, l'imposta comunale unica, è una truffa colossale come questo governo. Una Imposta anticostituzionale, una vera truffa verso il Popolo Sovrano. Quando un governo chiede al popolo di pagare tasse superiori al 10% del reddito, allora i governanti sono degli incapaci oppure dei ladri. Le tasse da pagare superiori al 10% vengono quasi sempre imposte da una classe dirigente totalmente incapace, o ladra. Da questo concetto non si scappa ! Questo video è accompagnato da una canzone, “Occupanti Illegittimi”, del mio amico Matt Collesano. 
Il Governo Monti è illegittimo. E’ il governo delle banche e delle tasse. Mario Monti è una figura pericolosa per la politica italiana. E’ il servo fedele e riverente dell’arrogante magnate Rockefeller, che è padrone assoluto della Goldman Sachs. La Goldman Sachs è una potentissima Banca che ha messo in ginocchio la Grecia e che ora grazie a pericolosi uomini come Mario Monti e Mario Draghi si sta impadronendo dell’Italia. Vogliamo ricordare che solo il popolo è sovrano e che un governo eletto dal popolo non può assolutamente essere rovesciato da banchieri criminali, che amano solo il denaro e non hanno nessun rispetto per la dignità delle persone. Con Mario Monti muore definitivamente la democrazia in Italia. Errore gravissimo ha commesso il nostro presidente della Repubblica prima nominare a vita un simile personaggio, poi ad affidargli l’incarico di presidente del consiglio.


LA SCONFITTA DEL POPOLO SOVRANO di Salvatore Brosal

Sono stanco di tutta questa illegalità. Sono stanco di assistere a questa Italia che si lascia sconfiggere da politici che abusivamente occupano il nostro Parlamento, e da uomini che occupano sempre abusivamente le nostre istituzioni. Sono stanco perché noi, noi popolo sovrano, veniamo sconfitti giornalmente. E’ una sconfitta sociale, è la sconfitta del Popolo Sovrano. La protervia, il malaffare, l’illegalità diffusa e la corruzione, nonostante tutte le forze messe in campo dalla società perbene, riescono sempre a rompere quell’armonia di pace che è necessaria per condurre una vita, il più possibile serena. Io non credo più a nulla. Non credo alle vuote parole del Presidente della Repubblica. Io non credo più a nessuno. Tanti predicatori del vento, tanti scribi e farisei, tanti sepolcri imbiancati parlano a vanvera di pace, benessere e solidarietà; Tutta questa gente mi fa ribrezzo, perché è bella e brillante fuori, ma dentro è marcia, nauseabonda e putrefatta. Tutta questa gente che ostenta bellezza, presunzione e che ci fa la morale dentro è decomposta, fetida e piena di vermi. In questo momento di dolore per la nostra terra, per una parte d’Italia colpita al cuore, per i nostri fratelli emiliano-romagnoli, Popolo Italiano, io mi sento sconfitto anche prestando aiuto. Non può esistere un problema meridionale, non potrà esistere una sofferenza regionale perché in una nazione libera ed unita i problemi, le sofferenze e le ferite sono nazionali e non regionali. Io non mi fido più neanche della protezione civile, e con questo ho espresso davvero il mio pensiero e la mia convinzione. La solidarietà è un valore enorme che riesce ad arrivare dove lo Stato e la burocrazia falliscono. Noi dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli, altrimenti moriremo insieme come idioti. (s. brosal)

lunedì 11 giugno 2012

Importanza, ecologia, forza e straordinarietà delle parole


Forse non lo hai notato, ma le parole hanno una forza straordinaria. Una sola parola detta in un luogo qualsiasi della terra può scatenare una guerra a migliaia di chilometri di distanza da quel luogo. Una parola detta in un certo momento tra due fratelli, due amanti, due amici, può provocare la fine di quella relazione e mantenere i suoi effetti per anni o anche decenni dal ...momento in cui è stata pronunciata. Le parole sono misteriose e forse ancora non conosciamo abbastanza il loro potere. Per questo ne facciamo un uso spesso disinvolto, spregiudicato. E il più delle volte non siamo nemmeno consapevoli delle loro conseguenze. "Sono solo parole", diciamo. Ma ci sono parole che non hanno neppure bisogno di essere pronunciate. Ci basta pensarle perché ci investano con tutta la loro deflagrante potenza o influenzino il nostro umore o i nostri pensieri per ore o per giorni.
Una parola buona può scioglierti in un pianto irrefrenabile, commuoverti o elevarti nella gratitudine. Una parola cattiva può ferirti più profondamente di una lama o di un proiettile e lasciare quella ferita nell’impossibilità di rimarginarsi. Una parola può farti ammalare e anche morire e un’altra può farti guarire o tornare a vivere. 


Le parole sono una realtà potente ed efficace anche prima ancora di avere un significato. Sono una vibrazione di una certa frequenza e qualità e creano risonanze o distonie prima ancora che possiamo decodificarne il senso compiuto. Ci sono parole che sono state importanti per una certa epoca e poi sono state messe da parte. Parole potenti in grado di esprimere cose grandi. Parole come “Misericordia” oppure “Provvidenza” ci parlano di quando non pensavamo di sapere tutto o controllare ogni cosa. E cercavamo parole per affidarci alla possibilità di una realtà superiore.
Abbiamo parole nuove, adatte a descrivere la vita di oggi, Internet, Wireless, Network, Smartphone, Globalizzazione. Sono parole che ci accompagneranno a lungo probabilmente nei prossimi anni. Ma saranno sempre le parole pronunciate da tua madre per consolarti mentre piangevi o per accompagnarti nel buio del sonno al quale non volevi arrenderti perché ti faceva paura, che risuoneranno per te con una forza straordinaria, se mai avrai la fortuna di risentirle.
Le parole dunque sono importanti. Le parole che pensiamo e quelle che pronunciamo. Ma anche le parole che ascoltiamo. La parola “Grazie” è una parola bellissima. La parola “Amore” è una delle più potenti. La parola “Si” può aprirti il cuore ed espandere la tua anima. La parola “No” può chiudere entrambi per sempre.
Ci sono le parole pronunciate da anime grandi che hanno effetti incredibili anche per millenni. Le parole scelte e pronunciate da Buddha: “Compassione”, o da Gesù: “Perdono”, da Ghandi: “Pace”, da Madre Teresa, “Servizio” da Nelson Mandela: “Uguaglianza”, da Marthin Luther King: “Sogno”, da Papa Giovanni Ventitreesimo “Bontà”. Sono ancora lì a disposizione dell’intera umanità con gli stessi effetti di sempre. Le parole sono magiche. Sceglile con cura. Quelle che scegli per descriverti la realtà sono quelle che creano la tua realtà, quelle che scegli per definirti, anche quando ti sembrano grandi, sono quelle che creano i limiti dentro i quali ti stai costringendo. Cambia le tue parole e cambierai la tua vita. Comincia ad essere consapevole delle parole che usi. E poi decidi di scegliere le parole che ti fanno bene, che ti accarezzano, che ti consolano, che ti incoraggiano. Non utilizzare e non ascoltare quelle che ti fanno stare male. Se ascolti o leggi parole che non ti piacciono evitale, non alimentarle, non essere complice, allontanati, fai in modo che il discorso cambi direzione e volgilo al positivo.
Per curare noi stessi, la nostra anima e anche la nostra salute dobbiamo prenderci cura del nostro linguaggio, così come dei nostri pensieri. Chi parla male, vive male. Dobbiamo creare una nuova ecologia delle parole. Ritrovare parole antiche e anche inventarne di nuove se necessario. Perché una parola giusta al momento giusto può cambiarti la vita, ma anche salvare il mondo.

sabato 2 giugno 2012

2 Giugno 2012: La festa della Repubblica è stata un flop totale


La parata militare, organizzata a Roma in occasione della festa della Repubblica, è stata un fallimento completo.  L’intero paese ormai si è totalmente allontanato, non solo dalla classe politica, ma anche da queste parate, che organizzate in tempo di austerity risultano un insulto all’intera nazione. Queste foto sono scattate da una cittadina romana, residente nella zona, e ritraggono il passaggio della parata militare, oggi all’altezza del Colosseo.  Normalmente la zona è sempre affollata da tanta gente, ma oggi non si vede neppure l’ombra di un singolo individuo. Soltanto sotto il palco si è notata una sparuta presenza di persone. Per il resto niente: il deserto totale. Naturalmente la televisione ha manipolato le immagini per non fare vedere questo panorama di desolazione totale.  Questo fallimento organizzativo, in occasione della festa della Repubblica, dovrebbe far riflettere la nostra classe dirigente, che ormai sembra viaggiare per conto proprio ed è completamente lontana dalle richieste e dai veri problemi dei cittadini.