martedì 4 settembre 2012

Cesare Lombroso, una mente satanica. Un criminale al servizio dei Savoia. L'olocausto del Sud: il regno delle due Sicilie.



Cesare Lombroso, una mente demoniaca, che si è autodefinito l’inventore dell'Antropologia criminale, nasce a Verona il 6 novembre 1835 da un'agiata famiglia ebraica. Nel 1852 si iscrive alla facoltà di medicina dell'Università di Pavia, dove si laurea nel 1858.
Un personaggio squallido e perverso, una mente feroce e satanica al servizio dei Savoia, che furono a loro volta criminali. Nella sua patetica ed arrogante presunzione si autodefinisce un grande antropologo, un grande saggio e un illustre scienziato offrendo così il suo contributo ai regnanti sabaudi. La verità però è una sola: Marco Ezechia Lombroso, che successivamente cambiò nome in Cesare (Verona, 6 novembre 1835 – Torino, 19 ottobre 1909), è stato un pseudo-medico, pseudo-antropologo, e pseudo-giurista italiano, di origine ebraica, è considerato, da alcuni, pioniere e "padre" della moderna criminologia, mentre in realtà è stato solo una mente perversa con progetti criminali. E’ stato un grande razzista al servizio di una casa regnante “ I Savoia”, i cui membri vengono ricordati dalla storia come una banda di uomini privi di saggezza, privi di etica e di morale. I Savoia,  che progettarono  e massacrarono un milione di meridionali, sudditi liberi del Regno delle due Sicilie, sciogliendo i loro corpi nella calce viva. Lombroso, questo criminale, profanatore di tombe di origine ebraica è stato la vergogna di quel regno sabaudo e continua oggi ad essere la vergogna torinese e piemontese. Questo essere immondo in gioventù trafugava i crani dei cadaveri dai cimiteri di campagna per poi studiarne con comodo la conformazione. Ai contadini che, ignari, gli chiedevano cosa trasportasse con sé rispondeva: "Zucche". Così Cesare Lombroso, il ragazzo dei cimiteri fece carriera. Questo scellerato fu osannato da vivo dai criminali del regno sabaudo, ed adesso da morto dalle istituzioni piemontesi. Tutto il lavoro malefico di questo Lombroso è la negazione della serietà scientifica e culturale.
Cesare Lombroso: mente satanica, un criminale al servizio dei Savoia
La fama di Lombroso è legata soprattutto alla teoria dell'uomo delinquente nato o atavico, individuo che reca nella struttura fisica i caratteri degenerativi che lo differenziano dall'uomo normale e socialmente inserito.  L'interesse di Lombroso per i poveri, gli emarginati, i folli è presente fin dagli anni giovanili, quando, giovane medico, gira per le campagne lombarde, distribuendo opuscoli, stampati a proprie spese, ai contadini vittime della pellagra. Nel 1859, arruolatosi nel Corpo Sanitario Militare durante la campagna di repressione del brigantaggio, è inviato per tre mesi in Calabria ed inizia, ancor di più, ad odiare le popolazioni dell'Italia del Sud. Qui Lombroso affronta lo studio delle popolazioni calabresi in rapporto al linguaggio e al folklore. L'interesse per il fenomeno della delinquenza insorge nel 1864, osservando i tatuaggi dei soldati e le frasi oscene tatuate che distinguono "il soldato disonesto in confronto all'onesto". Lombroso comprende, però, che l'elemento del tatuaggio non basta da solo per capire la natura del delinquente e che è necessario definire i caratteri dell'anormale, del delinquente e del pazzo utilizzando il metodo sperimentale della scienza positivista. Nel 1866 è nominato professore straordinario dell'Università di Pavia. Il 10 aprile 1870 sposa Nina De Benedetti. Dal matrimonio nasceranno cinque figli, tra cui Gina, secondogenita e biografa del padre. Nel 1871 Lombroso ottiene la direzione del manicomio di Pesaro dove vivrà una felice esperienza professionale, in quel periodo elabora una proposta che sottopone alle autorità ministeriali: la creazione di manicomi criminali destinati agli alienati che delinquono e agli alienati pericolosi. L'anno dopo rientra a Pavia e inizia gli studi che lo porteranno alla elaborazione della "teoria dell'uomo delinquente".  
Fenestrelle (TO): il lager della vergogna
Museo Cesare Lombroso a Torino
Molte persone vanno a visitare questo vergognoso museo, pagano anche il biglietto, per vedere delle teste mozzate. Teste mozzate di Padri di famiglia e di Patrioti del Regno delle due Sicilie, che si sono opposti alla barbarie e alla ferocia dei Piemontesi invasori ed assassini. Come trofeo della vittoria vengono conservate queste teste degli Italiani del Sud ed i Piemontesi non si vergognano di mostrare questi orrori. Lombroso con le sue teorie sentenziò che gli abitanti delle due Sicilie erano una razza inferiore, paragonabili per natura e stile di vita alle bestie. (Il Regno delle Due Sicilie comprendeva tutta l’Italia del Sud: Campania con parte dell’odierno Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia). Questa strampalata teoria la dedusse misurando i crani ed altri resti umani degli insorgenti napolitani e dei poveracci che vennero uccisi dai bersaglieri. Le teorie dello pseudoscienziato veronese furono facilmente smentite da studi successivi e dichiarate dalla comunità scientifica internazionale prive di ogni fondamento scientifico. Nonostante tutto queste teorie sballate, con la complicità di un sistema scolastico basato sulla falsità, faziosità e sulla mistificazione storica, si sono diffuse nella società italiana, sia al nord diventando principio di tutti i preconcetti e razzismo antimeridionale, sia a sud al fine di creare quel complesso di inferiorità che hanno tanti meridionali. Tutti i governanti dal 1860 ad oggi basandosi sui concetti razzisti di Lombroso hanno agito ai danni delle “Due Sicilie” o perché i suoi componenti erano settentrionali e condizionati dal razzismo o meridionali con complesso di inferiorità e spirito servile. E’ arrivato il momento di far conoscere la verità a tutti e di ribellarsi a tutte le menzogne raccontate finora. Cesare Lombroso, ebreo, è stato un criminale ed una mente perversa, malefica e satanica. Grazie alla famiglia Savoia più di un secolo e mezzo fa ha trovato spazio nel raccontare tutte queste bestialità, ma continua a trovarne ancora adesso in una Torino e in un Piemonte di oggi, dove le persone vivono solo di anti meridionalità.
Una vergogna torinese: i Crani di Padri di famiglia e Patrioti del Regno delle due Sicilie, giudicati da Lombroso come i crani delle bestie
 Il Lager di Fenestrelle: La ciclopica sabauda cortina bastionata. (Fonte: MIGLIAIA DI SOLDATI BORBONICI DEPORTATI NEI LAGER DEL NORD di Stefania Maffeo) 
UNITA' D'ITALIA: i piemontesi massacrarono 1.000.000 di INNOCENTI - (Migliaia di soldati borbonici deportati nei lager del nord di Stefania Maffeo) - Dopo l' "invenzione" del "contrassegno per marchiare gli ebrei con un panno sulla spalla" (vedi AMEDEO VIII DI SAVOIA) - quindi un precursore dello "antisemitismo" hitleriano - nel 1863 un altro sabaudo inventava i "lager", e le "vasche di calce" per scioglierci dentro i cadaveri dei reclusi soccombenti borbonici. 5212 condanne a morte, 6564 arresti, 54 paesi rasi al suolo, 1 milione di morti. Queste le cifre della repressione consumata all'indomani dell'Unità d'Italia dai Savoia. La prima pulizia etnica della modernità occidentale operata sulle popolazioni meridionali dettata dalla Legge Pica, promulgata dal governo Minghetti del 15 agosto 1863 " per la repressione del brigantaggio nel Meridione"[1].
Questa legge istituiva, sotto l'egida savoiarda, tribunali di guerra per il Sud ed i soldati ebbero carta bianca, le fucilazioni, anche di vecchi, donne e bambini, divennero cosa ordinaria e non straordinaria. Un genocidio la cui portata è mitigata solo dalla fuga e dall'emigrazione forzata, nell'inesorabile comandamento di destino: "O briganti, o emigranti".
 
Il Professore Duccio Mallamaci davanti al museo Lombroso di Torino
Per vincere la resistenza dei prigionieri di guerra, già trasportati in Piemonte e Lombardia, si ebbe ricorso ad uno spediente crudele e disumano, che fa fremere. Quei meschinelli, appena coperti da cenci di tela, e rifiniti di fame perché tenuti a mezza razione con cattivo pane e acqua e una sozza broda, furono fatti scortare nelle gelide casematte di Fenestrelle e di altri luoghi nei più aspri siti delle Alpi. Uomini nati e cresciuti in clima sì caldo e dolce, come quello delle Due Sicilie, eccoli gittati a spasimar di freddo e di stento tra le ghiacciaie. (Civiltà Cattolica, serie IV, vol. IX del 25-1-1861). La fortezza di Fenestrelle era attiva dai primi del Settecento. Avamposto di confine dei Savoia, ma anche carcere militare. Nel 1860 fu il luogo di pena dei soldati pontifìci e borbonici catturati dai piemontesi. Edifìcio a scaloni, immerso nella neve in inverno a quasi 2000 metri di altezza sulla sinistra del Chisone.



1938: Benito Mussolini fa chiudere il vergognoso museo razzista
 Lombroso di Torino
2009: con l'apertura del museo Lombroso ritorna la Barbarie a Torino
(Il museo della Barbarie e dell'odio contro gli Italiani del Sud, ex Regno delle due Sicilie)

1938: Benito Mussolini fa chiudere il vergognoso museo razzista di antropologia criminale di Torino, intitolato all'ebreo Ezechia Lombroso, pseudo medico, che poi cambiò il suo nome in Cesare, come è tipico da millenni ed ancor oggi lo è  per moltissimi ebrei al fine di poter meglio portare avanti i loro intrighi e loro manipolazioni, spacciandosi per Italiani in Italia, per Francesi in Francia, per Americani in America, etc., mascherando la loro vera origine etnica e religiosa per non destare sospetti e diffidenze tra i non ebrei.

2009: Il museo Lombroso di Torino viene riaperto dopo ben 71 anni, quando ormai nessuno più parlava, né tanto meno sapeva chi davvero fosse l'ebreo talmudico e razzista Ezechia Lombroso, pseudo medico e sedicente scienziato italiano. Sindaco di Torino, a quell'epoca, era il rothschildiano Sergio Chiamparino, a cui succedette nel maggio 2011 un altro rothschildiano di nome Piero Fassino.

Ben altri, che l'avido Rothschild ed i suoi ascari e golem "risorgimentali", furono quelli che amarono veramente l'Italia e gli Italiani e li vollero veramente uniti con pari dignità e nel senso migliore dei termini, e tra questi, anche se sfortunato, spicca più di tutti Benito Mussolini!

Ogni altro commento è inutile: 2009, Torino ritorna trionfalmente ad essere la città più satanica del mondo insieme a Londra e a New York. Triangolo satanico... Anche il territorio compreso tra Torino, Lione e Praga (ma alcuni sostengono tra le prime due e Berlino) viene chiamato triangolo satanico. Questo perché in esso vi è la maggior concentrazione di sette sataniche e la controparte anche di esorcisti.

(salvatore brosal)

4 commenti:

  1. Un caro saluto e grazie per i tuoi preziosi post!
    nonnina

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  2. e pensare che quando i piemontesi videro il bidet nella regia di caserta lo definirono oggetto sconosciuto a forma di chitarra questa e la vera differenza fra noi e loro le (Bestie) non si lavavano..ììì a io sono (CILENTANO)..

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  3. Loro dicono che le sepolture furono fatte anonime e che non vi fu sterminio...mi domando allora dove sono gli scheletri?in ogni caso perché anonime e perché furono portati a fenestrelle con quel freddo e a quella altezza?

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  4. Loro dicono che le sepolture furono fatte anonime e che non vi fu sterminio...mi domando allora dove sono gli scheletri?in ogni caso perché anonime e perché furono portati a fenestrelle con quel freddo e a quella altezza?

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