lunedì 26 giugno 2017

Il processo di Norimberga: la più grande farsa giuridica del XX secolo



Il processo che fu il crimine dei crimini. 11 condannati all'impiccagione. Hermann Göring, però, si era tolto la vita il giorno prima con una capsula di cianuro. E la sua morte scombussolava i loro piani. Restavano 10 uomini da giustiziare; e questo per loro non andava bene. Bisognava assolutamente rispettare il macabro rituale massonico di questo processo farsa con 11 condannati a morte. Gli impiccati dovevano essere 11 e non 10, e così impiccarono anche un uomo morto, Göring appunto. Tutti gli imputati si dichiararono non colpevoli. La regia del processo di Norimberga fu fatta da una mente demoniaca. Basta pensare che i bombardamenti distruttivi sulle popolazioni civili delle città di Hiroshima e Nagasaki in Giappone, e di Dresda in Germania rimasero per sempre impuniti. L'azione più infame e anticristiana, però, rimane quella di non avere consegnato le salme dei condannati alle famiglie, che furono, a spregio, bruciate e le ceneri disperse nel torrente Konventzbach presso Monaco. Il “processo di Norimberga” è il nome che viene usato per indicare due distinti gruppi di processi ai gerarchi nazionalsocialisti nella seconda guerra mondiale. I processi si tennero a Norimberga dal 20 novembre 1945 al 1 ottobre del 1946. Norimberga era considerata, insieme a Berlino e Monaco di Baviera, simbolo dell'ideologia nazionalsocialista. La Germania nazionalsocialista era riuscita in un paio di anni a ridurre drasticamente la disoccupazione dei lavoratori tedeschi che da sette milioni di disoccupati scesero a zero. Inoltre, grazie al grande progetto di risanamento delle imprese, furono salvate dalla mattanza delle aste giudiziarie tutte le aziende agricole. Questo è stato il grande motivo che provocò l'invidia dei nemici del Reich e costrinsero la Germania alla guerra. Germany musst perish, la Germania deve essere distrutta, si gridava negli ambienti del Potere massonico mondiale. Scoppiò quindi la guerra per distruggere il Reich e a fine guerra venne organizzato il processo farsa di Norimberga per completare l'opera di distruzione anche a livello culturale. I processi contro “presunti dittatori” sono diventati una farsa, grazie all'arroganza e alla strafottenza degli Americani che seminando distruzione e morte propagandano la loro feroce condotta di morte come azione, portatrice di pace. “Norimberga fu il giudizio dei vincitori sui vinti. Non servì principi giuridici, ma gli interessi delle potenze che lo organizzarono, quelle che avevano sconfitto la Germania. Spero che di Norimberga si perda il modello.” Renzo De Felice (Rosso e Nero, 1995) “Un Tribunale costituito dai vincitori e non basato su norme preesistenti può solo definirsi strumento di vendetta e non di giustizia” (Benedetto Croce, 1947) Il processo agli alti gerarchi nazionalsocialisti ebbe inizio nel Palazzo di Giustizia di Norimberga il 20 novembre del 1945 e la corte era presieduta dal giudice britannico lord Geoffrey Lawrence, marionetta di Rothschild. I capi nazionalsocialisti, i “vinti”, erano sul banco degli accusati nelle vesti di imputati. I “vincitori”, statunitensi, francesi, britannici e sovietici, erano invece nelle vesti di giudici e della pubblica accusa. Criminali di guerra erano solo i vinti, i vincitori erano i giudici supremi che facevano valere, in questo modo squallido, una giustizia inesistente. Il Tribunale era formato in base paritaria da rappresentanti degli Stati Uniti, URSS, Inghilterra e Francia. Le accuse che vennero mosse contro gli imputati tedeschi furono suddivise in tre categorie: crimini contro la pace, crimini di guerra, crimini contro l’umanità. Nonostante l’organizzazione democratica ancora oggi molte sono le perplessità a livello giuridico circa la validità di tale processo dovuto sia alla metodologia con il quale si è sviluppato, sia a causa della stessa composizione della Corte. Interessante è l’analisi dei diversi codici militari che possono svelare perché molti studiosi considerano questo processo la più grande farsa giuridica del XX secolo. “La costituzione degli Stati Uniti, che non consente l’introduzione di leggi retroattive, non è una raccolta di parole soggette a libera interpretazione: è il fondamento della nostra giustizia. E’ cosa disgustosa che a Norimberga si sia venuto meno ai nostri principi costituzionali per punire un avversario sconfitto. (…) Un processo tenuto dai vincitori a carico dei vinti non può essere imparziale perché in esso prevale il bisogno di vendetta. E dove c’è vendetta non c’è giustizia”. John Fitzgerald Kennedy 35° Presidente degli Stati Uniti d’America. Martin Borman: Condannato a morte in contumacia, il corpo venne ritrovato nel 1972. Karl Dönitz: 10 anni Großadmiral, comandante della Kriegsmarine dal 1943 e, dopo la morte di Hitler, presidente del Reich. Hans Frank: Governatore del Governatorato Generale – Impiccato il 16 ottobre 1946. Wilhelm Frick: Ministro dell'Interno del governo Hitler – condannato a morte. Hans Fritzsche: Popolare commentatore radiofonico. Fu processato al posto di Joseph Goebbels, morto suicida. Walther Funk: Ministro dell'Economia del governo Hitler – Ergastolo. Hermann Göring: Era il comandante in capo della Luftwaffe. Era il gerarca più importante tra i presenti al processo. Condannato all'impiccagione non venne giustiziato perché riuscì a suicidarsi la notte prima dell'esecuzione con una capsula di cianuro. Lo impiccarono comunque dopo morto. Rudolf Hess: ergastolo - Fu l'unico imputato già detenuto durante la guerra; nel 1941 era volato in Scozia ed era stato imprigionato dai britannici. Alfred Jodl: Secondo di, Keitel, era a capo dello staff dell'OKW. Impiccato il 16 ottobre del 1946. Il 28 febbraio 1953 fu assolto postumo da una corte tedesca che lo trovò non colpevole secondo il diritto internazionale. Ernst Kaltenbrunner: Capo del Reichssicherheitshauptamt, maggior gerarca delle SS sopravvissuto alla guerra. Impiccato il 16 ottobre 1946. Wilhelm Keitel: Capo dell'OKW - Nonostante la sua richiesta d'essere fucilato da soldato, fu impiccato come tutti gli altri condannati a morte. Robert Ley: Capo del DAF, il Fronte tedesco del lavoro - Si suicidò impiccandosi nella sua cella il 25 ottobre 1945, prima dell'inizio del processo. Konstantin von Neurath: Ministro degli Esteri del governo Hitler fino al 1938 e governatore del Protettorato di Boemia e Moravia – 15 anni. Erich Raeder: Großadmiral e comandante della Kriegsmarine fino al 1943 - ergastolo. Joachim von Ribbentropp: Ministro degli Esteri del governo Hitler dal 1938 - Ideatore del patto di non aggressione fra Germania e Unione Sovietica. Impiccato il 16 ottobre del 1946. Alfred Rosenberg: Ideologo del partito nazista e padre delle teorie razziste - «Protettore di territori occupati a est», ossia il Ministro responsabile per i territori occupati dal 1941. Impiccato. Fritz Sauckel: Le sue ultime parole furono: «Muoio innocente. La mia sentenza è sbagliata. Dio protegga la Germania». Impiccato. Baldur von Schirach: Capo della Gioventù hitleriana - 20 anni. Arthur Seyss-Inquart: Fu uno degli artefici dell'Anschluss. Impiccato. Albert Speer: Ministro degli armamenti del governo Hitler – 20 anni. Julius Streicher: Giornalista, direttore del settimanale Der Stürmer. Le sue ultime parole furono: «Questa è la mia celebrazione del Purim 1946. Sto andando da Adonai. I bolscevichi vi prenderanno tutti un giorno! Adele, mia cara moglie... Heil Hitler!» Impiccato. Tutti gli imputati condannati a morte vennero impiccati il 16 ottobre 1946 nel seguente ordine: von Ribbentrop, Keitel, Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Sauckel, Jodl, Seyß-Inquart. Fu impiccato anche Hermann Göring, che riuscì a suicidarsi il giorno prima dell'esecuzione con del cianuro di potassio. Il boia fu il sergente statunitense John C. Woods. Gli ebrei hanno i 10 comandamenti, il candelabro a 7 braccia e le 22 lettere dell'alfabeto, il loro numero però l'11. A fine processo a Norimberga avrebbero dovuti essere impiccati 11 condannati. Il giorno prima però Herman Goering si suicidò con una capsula di cianuro. Tentarono disperatamente di rianimarlo, invano. Allora impiccarono il suo cadavere. Le 11 impiccagioni avrebbero dovuto essere parte integrante di un rituale esoterico. Il loro rituale fallì per il suicidio di Herman Goering e da allora non sono più sicuri di potere dominare il mondo secondo la loro legge talmudica. (salvatore brosal - brigas della Sila - hervé schirrhein)

3 commenti:

  1. Questa è la civiltà sequestrata sottomessa all'omertà che prega e vota per fede e politica mafiosa è quando si esprime è tanto falsa è menzognera

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  2. Il potere Massonico ha ingannato è sfruttato ogni civiltà sparita del passato

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  3. Chi comanda la civiltà al di sopra della Loggia Massonica degli Illuminati vive in Agartha dove hanno avuto molte attività i Nazisti per questione della cospirazione dei RETTILIANI e Religioni

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