martedì 22 gennaio 2019

Trapianto organi: l'invenzione della morte cerebrale e la tortura dell'espianto


Molte persone combattono per l'abolizione del concetto di "morte cerebrale", che da la possibilità di espiantare organi da una persona che ancora morta non è. Un vero crimine contro l'umanità. Il problema di fondo è la definizione di morte: possiamo fidarci se i medici ci dicono che il paziente è “morto cerebralmente” o “clinicamente morto”? Dovremmo imparare dalla natura: prendiamo ad esempio un albero. Se un ramoscello di un albero germoglia allora vuol dire che attraverso il fusto passa linfa vitale. Se il fusto è morto anche i rami di questo albero sono morti.
Tradotto in modo semplice dobbiamo dire che un organo del corpo è morto se il cervello è morto. E se costoro espiantano un organo da una persona per trapiantarlo in un'altra allora significa che la morte non c'è. Quello che ci stanno raccontando è un grande Inganno. Se esiste la morte cerebrale allora muoiono tutti gli altri organi. E da un cadavere non si espiantano gli organi perché non servirebbero a nulla. Basta con la predazione degli organi.
Perché invece nell'essere umano, nella dizione di “Morte Cerebrale” il cervello che coordina tutto viene dichiarato morto mentre gli organi no?
La verità è che ci troviamo difronte a dei Criminali che, a fin di lucro, vogliono espiantare e depredare gli organi di una persona ancora in vita per salvare un'altra persona quasi morta.
UNA SCELTA DA RIFIUTARE all'anagrafe:
il mondo è governato da esseri malefici
La legge per espianti-trapianti (L. 91/99 art. 5) prevede, per la dichiarazione di volontà positiva o negativa alla donazione degli organi, l’emissione di un Decreto attuativo che regolamenti 10 situazioni dalla stessa legge indicate come imprescindibili. All’anagrafe l’impiegato ti presenta un modulo prestampato ingannevole, come se fosse obbligatorio, invece è un’iniziativa CONTRO-LEGGE, non obbligatoria né per il Comune, né per il cittadino. Se firmi il modulo, sarà raccolto negli archivi dell’anagrafe e la tua volontà verrà trasmessa telematicamente al Sistema Informativo dei Trapianti (SIT) del CNT, al quale tu non hai accesso, ma 24 ore su 24 vi accedono i medici del coordinamento espianti-trapianti.
Tale modulo non esplicita che si tratta di espianto su persona in cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente, perpetuando la falsità del “dona dopo la morte” e afferma falsamente in caratteri microscopici a piè pagina che tale registrazione “è secondo normativa” indicando 3 norme: la Legge 91/99, che invece è marchianamente elusa mancando il Decreto attuativo dell’ art. 5; il D.M. 8 aprile 2000 (Rosi Bindi), che invece è temporaneo e usato per dare la stura a vari inganni come il presente; e il D.M. 11 marzo 2008 (Livia Turco), che si aggancia al suddetto Decreto temporaneo della Bindi per introdurre l’illecita e incostituzionale registrazione presso i Comuni. NON ACCETTARE IL DIKTAT DI QUESTA LEGGE CRIMINALE. Ripetiamo che la natura ci insegna dove è la vita e dove è la morte. Un albero dal tronco morto non da linfa ai suoi rami; perché un cervello morto dovrebbe tenere in vita gli organi del corpo umano? Svegliati, non darà ascolto ai predatori di organi. Non ha nessun senso espiantare un organo a cuor battente da una persona viva per poterlo trapiantare in una persona quasi morta. La morte cerebrale non esiste perché il cuore batte. Non ti hanno detto che l'espianto di organi quali cuore, fegato, polmoni, reni, ecc., si effettua da persona in coma, sottoposta a ventilazione mediante intubazione, e non da un morto in arresto cardio-circolatorio-respiratorio, come tutti intendiamo.La persona viene incisa dal bisturi mentre il suo cuore batte, il sangue circola, il corpo è roseo e tiepido, urina, può muovere gambe, braccia, tronco, ecc... Le donne gravide portano avanti la gravidanza. Non è vero che prima si interrompa la ventilazione e che poi, a cuore e respiro fermi da 20 minuti, si inizi il prelievo, ma è proprio l'opposto.
Si sono inventati il concetto di “Morte Cerebrale” per espiantare, a fine di lucro, ripeto a fine di lucro, l'organo di una persona che non si può difendere. Una povera persona, che a seguito di un incidente stradale, non può dare né l'assenso e né il dissenso. Non date mai il vostro consenso in una operazione di questo genere, non perché non si vuole fare del bene ma semplicemente perché la morte cerebrale è solo una invenzione giuridica per depredare il corpo di chi non può difendersi. (salvatore brosal)

A proposito di morte cerebrale...
Vivo la mia vita con la consapevolezza che non bisogna sprecare tempo. Il tempo, infatti, è la più grande ricchezza della vita. Non so quanto tempo avrò ancora da vivere, in ogni caso voglio solo vivere da persona umana, da persona consapevole che nulla è eterno. Fin da piccolo, forse meglio dire fin dalla nascita, ho capito che io e anche tutti voi, siamo solo di passaggio su questa terra. Stoicamente quindi accetto questo passaggio cosciente che, prima o poi, anche per me ci sarà l'incontro con la morte.
Non per questo ne faccio una tragedia, anzi cercherò di rendere la mia esistenza terrena più eccelsa, senza esasperazioni esistenziali aspettando con serenità il momento del trapasso. Non capirò mai coloro che vogliono vivere a tutti i costi, anche oltre i limiti naturali, arrivando a saccheggiare gli organi di persone in coma, usandoli alla stregua di "pezzi di ricambio", pur di disporre di un organo che consenta loro di allungare la vita di qualche mese.
la morte cerebrale è solo una finzione giuridica
Che monotonia, che indigenza, che tristezza sapere che esistono persone senza scrupoli come medici che per fini di lucro, o anche per vanagloria, espiantano organi a persone viventi in stato di coma per trapiantarli in altre persone per dare loro l'illusione di aver vinto la morte. Sono per guarire il male che affligge una persona e non per sostituire un organo del corpo come se la persona umana fosse una macchina.
Sono contro l'errata e bugiarda definizione di "morte cerebrale" che rimane un grande inganno; una finzione giuridica per potere depredare gli organi di chi è stato sfortunato, tramite un incidente stradale, ad esempio, e non può difendersi. Sono contro l'espianto/trapianto e sono contro la chemioterapia che non serve davvero a nulla. (salvatore brosal)

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