E’ stata barbaramente frantumata la lapide commemorativa
posta, in nome del Popolo dell’Italia meridionale, nel campo di concentramento di Fenestrelle in
memoria ed onore dei Soldati, Patrioti ed Eroi che per mantenere il giuramento al
loro re, per difendere la Patria e per non rinnegare la fede in Dio resistettero
fino al supremo sacrificio della vita.
Questa lapide commemorativa è stata barbaramente frantumata nel campo di concentramento di Fenestrelle |
Questa è stata l’amara sorpresa che si è presentata agli occhi
stupiti ed increduli dei convenuti, domenica 7 luglio 2013, nella tetra e
macabra fortezza di Fenestrelle per commemorare i propri antenati sterminati in
questo, ed in tanti altri campi di concentramento sparsi per il Piemonte e per
l’Italia.
A seguito di questi fatti dobbiamo purtroppo constatare che,
dopo ben 152 anni, le stesse forze ostili che nel 1860 scatenarono una guerra di aggressione
coloniale contro il Popolo dell’Italia del Sud e tutto il Popolo Italiano nel suo complesso,
cospirano ancora oggi, per la divisione e la contrapposizione tra gli Italiani
a favore di interessi e di poteri forti ed occulti.
Alcuni convenuti tentano di ricomporre la lapide |
Una parte dei gruppi convenuti a Fenestrelle, domenica 7 luglio 2013 fanno una foto ricordo davanti al muro su cui originariamente era affissa la lapide in onore degli sterminati del 1861
Sembrerebbe che accettare l’esistenza di un pesante debito
legato agli avvenimenti del periodo cosi detto "Risorgimentale “
nei riguardi degli Italiani del Sud sia motivo di oltraggio
all’immagine del luogo che fu scenario di prigionia e torture per i
valorosi Soldati Borbonici, deportati dalla nostra terra nel campo di sterminio di Fenestrelle, perché si erano rifiutati di disonorare il
patto di fedeltà giurato al Sovrano. In
onore di questi nostri eroici padri , nella piazzetta
antistante la roccaforte, era stata deposta una lapide in marmo ,
dono dei compatrioti DUOSICILIANI , di cui i versi incisi furono
composti in loro onore dal grande Nicola Zitara e che così
recitavano:
“Tra il 1860 e il 1861 vennero segregati nella Fortezza
di Fenestrelle migliaia di soldati dell'esercito del Regno delle due
Sicilie, che si erano rifiutati di rinnegare il Re e l'antica Patria.
Pochi tornarono a casa, i più morirono di stenti. I pochi che sanno
si inchinano“.
Da allora ogni anno ci si reca in quel posto per dedicare una
giornata in ricordo di questi grandi eroi, ritornati da un passato
troppo lontano per poterlo afferrare ma tanto vicino per poterlo
affermare. Questa volta ci attendeva una sorpresa non gradita, infatti, la
lapide non c’era più ed il suo posto è stato preso da una
squallida locandina pubblicitaria, raffigurante un omino travestito
da forzato, che ci sbeffeggiava con un espressione tra il faceto e
il beota.
P.S. La vasca termale altro non è che la vasca di calce viva in cui venivano sciolti i corpi martoriati dei nostri eroi, che per i piemontesi, i cari “Fratelli d'Italia”, i nostri soldati sterminati erano indegni di una sepoltura cristiana. Questo comportamento grottesco e sacrilego era anche rafforzato dalla presenza di una chiesa che adesso è sconsacrata. (Lucia G.) http://www.youtube.com/watch?v=MfUWvGKF6-8&feature=c4-overview&list=UUtXLyA0y7SGJ-kNJ1SWG8gA |
I pochi che sanno s'inchinano.....
RispondiEliminanon si sbeffeggiano i morti a chi lo fà la prenotazione al 'Cafè des forcats'
potrebbe essere sgradita da un caffè molto amaro.
un caro saluto a te Salvatore e a tutti i tuoi amici della foto.
sono delle latrine e latrine resteranno
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