L'Italia
non ha un sentimento nazionale e neppure una identità come nazione.
Molti ancora non se ne sono
resi conto ma è così. Il processo forzato di italianizzazione che
si sta portando avanti dal 1861 è una cosa che sta solo distruggendo
un patrimonio di lingue, di costumi, di tradizioni forse unico in
Europa. La più grande Cultura del mondo che viene lentamente
distrutta da un branco di accaparratori, di ladri, di disonesti che
predicano democrazia e libertà ma che sono solo capaci di
schiavizzare.
Che
cosa ho io, Duosiciliano della Calabria citeriore, in comune con un
tirolese di Sterzing, con un valdostano di Courmayer, con un sardo di
Decimomannu, con un piemontese di Fenestrelle???
Una
Nazione: "un popolo, una lingua, una storia, una bandiera"
– Ma l'Italia non è niente di tutto questo. Solo il glorioso
“Regno delle due Sicilie”, unito da millenni e da sempre, era uno
Stato ed una Nazione insieme, con Napoli magnifica capitale e con
Palermo città d'arte.
Dobbiamo
uscire dall'equivoco una volta per sempre e sostituire questo
concetto antistorico con le bandiere, con le lingue, con le diverse
identità dei popoli italiani all'interno di questo Stato che si
chiama Italia ma che non è una Nazione. Vogliamo far capire questa
cosa semplice anche a livello politico, nazionale ed europeo, se non
vogliamo essere destinati al fallimento e all'estinzione? (s. b.)
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