Léon Joseph Marie Ignace Degrelle (Bouillon, 15 giugno 1906 – Málaga, 31 marzo 1994) |
Il professore Robert Faurisson, un emerito ricercatore dell'università di Lione, ha messo in discussione l'esistenza delle camere a gas, affermando che tali camere non sono mai esistite nei campi di concentramento tedeschi, e che la Shoah è una enorme truffa politico finanziaria ai danni del popolo tedesco e di quello palestinese. Un disegno perverso al fine di favorire la nascita dello stato di Israele e di estorcere denaro a favore del sionismo internazionale. Nel 1978 Faurisson persuaso dell'inesistenza delle camere a gas, sollecitava gli storici ad aprire un dibattito sul tema, e invitava chiunque a presentare prove incontrovertibili della loro esistenza e del loro funzionamento.
L'uomo
della strada, ovviamente, non ha i mezzi di ricerca che possiede un
professore universitario. Non può passare dieci anni per fare delle
indagini. Ma riflettendo, ognuno poteva almeno, porsi alcune domande
sensate dopo aver letto Faurisson.
1.Perché,
se fosse stato così semplice gasare milioni di ebrei con il solo uso di
granuli di Zyklon B, non più grandi di un'aspirina, perché i tedeschi non
avrebbero utilizzato questi metodi così semplici negli stessi paesi in
cui vivevano questi ebrei: Ungheria, in Serbia, in Grecia, Francia,
ecc... invece di trascinarsi dietro questi ebrei in migliaia di treni
ingombranti e costosi attraverso tutta l'Europa, con innumerevoli
complicazioni di sovraccarico attraverso le reti ferroviarie dal 1942
al 1944?
2. Mentre
i tedeschi, per l'appunto, per la mancanza di mezzi rotabili,
lasciavano viaggiare i loro soldati in carri bestiame che avevano ritardi di 21 a 23 giorni per arrivare al fronte orientale.
Perché avrebbero dovuto tralasciare la loro azione militare per
caricare degli ebrei in centomila vagoni e seimila locomotive, di cui
la loro armata ne aveva un fortissimo bisogno?
Il
trasporto degli ebrei in questione ha rappresentato per gli anni di
guerra un percorso di milioni di chilometri. Se ciò era per portare questi israeliti sul territorio tedesco col solo scopo di
liquidarli, perché i tedeschi non utilizzarono sul posto questi
granuli di Zyklon B, minuscoli e per niente ingombranti, invece di
ricorrere a interminabili trasporti per via ferroviaria?
3. I
tedeschi, senza i loro lavoratori, partiti come soldati al fronte
sovietico, dovevano sopportare grandi costi di milioni di stranieri,
al fine che fossero mantenute in attività le loro fabbriche. Allora
perché, in questo tale caso di necessità, avrebbero dovuto
privarsi, gasandola, l'immensa manodopera ebrea, completamente
gratuita ?
4. Perché
inoltre i tedeschi, che avevano un grande bisogno di manodopera nella
loro industria bellica, avrebbero dovuto licenziare questa
manodopera, molto significativa, gasandola?
5. Infine,
se è vero che tutti gli ebrei, o quasi, perirono gasati nei campi
tedeschi, come si spiega che dopo la sconfitta del Reich nel 1945,
arrivarono tutti guizzanti qualche due milioni di ebrei che erano
stati nei campi di Hitler?
Certamente
i 75.000 deportati ebrei consegnati dalla Francia ai tedeschi durante
la guerra non avevano nessun motivo di ritornare, una volta liberi,
nel paese che li aveva così maltrattati, Israele presentava più
attrazioni. Ma essi erano accompagnati da tribù, di tutta ll'Europa
detta liberata, specialmente da centinaia di migliaia di ebrei
provenienti dall'Ungheria e da un milione, si, un milione !!! di
ebrei provenienti dalla Polonia, preferendo mille volte Israele
piuttosto che tornare alla loro vecchia casa, dove i comunisti
vittoriosi erano già impegnati in nuovi programmi!
Se
sono stati ammazzati tutti, o quasi tutti, da Hitler, come hanno
fatto ad arrivare così numerosi alle rive di Tel Aviv?
Léon
Degrelle
Zyklon B, minuscole pastiglie |
Léon
Degrelle ( Les soit disant chambres à gaz )
L’homme
de la rue, évidemment, ne dispose pas des moyens de recherches que
possède un professeur d’université. Il ne peut pas consacrer dix
ans à des investigations. Mais, faisant réflexion, chacun pouvait
néanmoins, après avoir lu Faurisson, se poser quelques questions de
bon sens :
1)
Pourquoi, s’il était si simple de gazer des millions de Juifs avec
le seul emploi de granulés de Zyklon B, pas plus gros qu’une
aspirine, pourquoi les Allemands n’avaient-ils pas utilisé sur
place ces moyens, tout simples, dans les pays mêmes où vivaient ces
Juifs, en Hongrie, en Serbie, en Grèce, en France, etc, au lieu de
trimbaler interminablement ces Juifs dans des milliers de trains
encombrants, coûteux, à travers toute l’Europe, parmi les
complications inouïes des réseaux ferroviaires surchargés de 1942
à 1944 ?
2)
Alors que les Allemands, précisément, manquaient de matériel
roulant à tel point que leurs millions de soldats tardaient de 21 à
23 jours pour arriver, en wagons à bestiaux, au front de l’Est,
pourquoi auraient-ils détourné de leur fonction militaire, pour
charrier des Juifs, cent mille wagons et six mille locomotives dont
leurs armées éprouvaient un besoin extrême ?
Le
transbahutage des Juifs en question a représenté au long des années
de guerre des millions de kilomètres de parcours. Si c’était pour
amener ces Israélites sur le territoire allemand dans le seul but de
les liquider, pourquoi les Allemands n’utilisaient-ils pas sur
place ces granulés si peu encombrants de Zyklon B au lieu de
recourir à d’aussi interminables déplacements par voie ferrée ?
3)
Les Allemands, privés de leurs travailleurs, partis comme soldats au
front soviétique, devaient amener à grands frais des millions
d’étrangers afin que fussent maintenues en activité leurs usines.
Alors pourquoi, dans un tel cas de nécessité, eussent-ils été se
priver, en la gazant, de l’immense main-d’œuvre juive, gratuite
celle-là ?
4)
Pourquoi en outre, alors qu’ils éprouvaient, à un point si
harcelant, un besoin de collaboration manuelle dans leurs industries
de guerre, pourquoi les Allemands, organisateurs patentés,
eussent-ils, en affamant ou maltraitant cette main d’oeuvre, ou en
la gazant, commis la stupidité de réduire à rien le rendement de
cette réserve de travail qui, de toute évidence, eût pu être
considérable ?
5)
Enfin, s’il est exact que tous les Juifs d’Europe, ou peu s’en
faut, ont péri gazés dans les camps allemands, comment est-il
explicable qu’après la défaite du Reich en 1945, aient pu arriver
tout frétillants dans le nouvel État d’Israël quelque deux
millions d’ex-locataires juifs des camps d’Hitler ?
Certes,
les 75 000 déportés israélites livrés par la France aux Allemands
pendant la guerre n’avaient aucun motif de retourner, une fois
libres, dans le pays qui les avait si maltraités ; Israël
présentait beaucoup plus d’attraits. Mais ils étaient accompagnés
de tribus de toute l’Europe dite libérée, notamment de centaines
de milliers de Juifs provenant de Hongrie et d’un million – oui !
un million ! – de Juifs de Pologne, préférant mille fois Israël
au retour à leur ancien gîte, où les communistes vainqueurs se
livraient déjà à de nouveaux pograms !
S’ils
étaient tous, ou à peu près tous, morts chez Hitler, comment
arrivaient-ils si nombreux, après 1945, aux rivages de Tel Aviv ?
Léon
Degrelle
Prof. Robert Faurisson |
Faurisson afferma:
Le sedicenti “camere a gas” e il presunto “genocidio nazista” degli Ebrei formano una sola e propria menzogna storica, che ha permesso una gigantesca truffa politico-finanziaria, di cui i principali beneficiari sono lo Stato d'Israele e il sionismo internazionale, e di cui le principali vittime sono il Popolo tedesco, e l'intero Popolo palestinese.
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