Léon Degrelle |
Léon
Joseph Marie Ignace Degrelle (Bouillon, 15 giugno 1906 – Málaga,
31 marzo 1994) è stato un politico belga, fondatore delrexismo,
movimento nazionalista belga di ispirazione cattolica, per poi
indirizzarsi ideologicamente al fascismo. Combatté nella seconda
guerra mondiale nel contingente vallone delle Waffen-SS. Esiliato in
Spagna nel 1945 e ivi naturalizzato nel 1954, ha sempre difeso ed
esaltato il suo operato erigendosi a paladino del nazionalsocialismo
e delle tesi revisioniste sulla seconda guerra mondiale. È stato una
delle principali figure del neonazionalsocialismo e referente di
alcuni movimenti dell'estrema destra europea.
“e
quando guardo indietro non ho che una sensazione, un grande
rimpianto, rimpianto di non essere riusciti a creare questo mondo
europeo che è stato per sempre padrone dell'universo, che assicurava
alla razza bianca, la prima delle razze, il grande dominio della
mente. Quando noi vediamo cosa ci sta di fronte... trenta anni di
vittorie degli altri hanno portato questa anarchia nel mondo, questa
disfatta del mondo bianco, questa diserzione in tutto l'universo.
Quando vediamo nei nostri paesi la decomposizione dei costumi, la
sconfitta della Patria, la caduta della famiglia, il collasso
dell'ordine sociale. Quando vediamo questo appetito verso i beni
materiali che è subentrato alla grande fiamma dell'ideale che ci
animava, e molto bene fra i due, abbiamo scelto la parte buona. La
piccola miserabile Europa di oggi, di questo striminzito mercato
comune, non potrà dare nessuna felicità agli uomini. La società
dei consumi sta facendo marcire l'umanità invece di farla crescere.
Noi almeno abbiamo sognato qualcosa di grandioso e fino all'ultimo
momento della mia esistenza mi batterò per questo. Per quello che
fu la nostra lotta e il nostro martirio sia un giorno la
resurrezione.”
Gioventù tedesca durante il nazionalsocialismo hitleriano |
«Quand
je récapitule, je n’ai qu’un sentiment, c’est un immense
regret, regret que nous n’ayons pas pu créer ce monde européen
qui eut été le maître de l’univers pour toujours, qui assurait à
la race blanche, la première des races, la grande domination de
l’esprit. Quand nous voyons ce qu’il y a en face, ce que trente
ans de victoire des autres ont donné : cette anarchie dans le monde,
cette débandade du monde blanc, cette désertion à travers
l’univers. Quand nous voyons dans nos propres pays la décomposition
des mœurs, la chute de la Patrie, la chute de la famille, la chute
de l’ordre social. Quand nous voyons cet appétit des biens
matériels qui a succédé à la grande flamme de l’idéal qui nous
animait, et bien vraiment, entre les deux, nous avions choisi le bon
côté. La petite Europe misérable d’aujourd’hui, de ce marché
commun étriqué, ça peut pas donner le bonheur aux hommes. La
société de consommation pourrit l’humanité au lieu de la
grandir. Alors nous autres au moins nous avons rêvé à quelque
chose de grandiose et nous n’avons qu’un seul désir, c’est que
cet esprit là renaisse, et avec mes forces et jusqu’au dernier
moment de mon existence, je lutterai pour ça, pour que ce qui fut
notre combat et notre martyr soit un jour la résurrection ».
Entusiamo delle ragazze tedesche al passaggio del Führer: Adolf Hitler |
«
Si j'avais eu un fils, j'aurais aimé qu'il fût comme vous. »
«
Se io avessi avuto un figlio mi sarebbe piaciuto che fosse come voi.
»
(Presunta
dichiarazione di Adolf Hitler a Degrelle: da una intervista di Jean
Kapel a Léon Degrelle in Histoire magazine, n° 19, settembre 1981)
Gioventù tedesca attuale:
la decadenza totale della società, della famiglia e dei valori.
|
Nessun commento:
Posta un commento