Io non mi sento più figlio di questa terra che calpesta i
diritti inviolabili dell’uomo, che calpesta la nostra Costituzione, che affama
la sua gente. Io rimpiango il mio passato: il Regno delle due Sicilie.
Splendido periodo storico, quando tutto il Meridione, ma soprattutto Calabria e
Sicilia erano regioni ricchissime e non conoscevano la disoccupazione. Poi
arrivarono i Savoia: gli usurpatori. Io non mi sento più figlio di questa terra
che ha mandato al massacro i miei fratelli Istriani e Dalmati. Io non mi sento
più figlio di questa terra che ha dimenticato l’Italianità della Corsica. Io
non mi sento più figlio di questa terra, dove abbiamo un presidente del
Consiglio massone, nominato senatore a vita, senza merito, da un presidente
della Repubblica comunista, non eletto dal popolo, che viola con la sua stessa
presenza al Quirinale la nostra Carta
Costituzionale. Io sono un uomo del Sud, figlio di quel Grande Sud, che ha dato
Gloria ed Onore all’Italia intera. Io sono figlio della Calabria, di questa
bella e gloriosa terra, dove l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e ottocento
chilometri di costa non bastano a questo governo ladro, usurpatore, assassino e
criminale a far partire il turismo; quel turismo che porterebbe ricchezza, benessere,
gioia, vacanza, allegria in tutto lo stivale. Io rimpiango il mio Passato, quel
glorioso Regno delle due Sicilie, dove il benessere era solo una splendida
realtà. Io sono un figlio della libertà, della legalità e della Democrazia. Io
sono un figlio della “Magna Grecia”. Io sono un uomo libero in una nazione che
vuole rendermi, e renderci solo schiavi delle banche massoniche e dei poteri
che uccidono i diritti. Io non riconosco il potere di questo parlamento abusivo.
Io uomo del Sud, figlio della “Magna Grecia”, suddito libero nel “Regno delle
due Sicilie”, dichiaro la mia indignazione ed esterno il mio disappunto verso questo
stato governato da poteri che opprimono il Popolo. In una Repubblica davvero
libera e democratica solo il Popolo è sovrano. Viva la Calabria, viva il Sud,
viva l’Italia libera ed unita dove il diritto sia l’espressione delle
intelligenze di tutti e non l’illegalità di pochi. (salvatore brosal)
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