Siamo stanchi di mantenere questi parassiti nullafacenti,
senza mestiere, che vivono di infami privilegi e non danno nessun resoconto
dello loro squallido e misero operato al popolo sovrano. Ecco un’altra vergogna
tutta italiana: Anna Finocchiaro, di professione parassita in parlamento, va a
fare la spesa con la scorta. Che
degrado. Che vergogna. Che pena. La senatrice del Partito Democratico, Anna
Finocchiaro, così rigorosa nel bacchettare il malcostume (degli altri), è stata
beccata da CHI mentre fa shopping all’Ikea con la scorta. E non solo, gli
agenti sono costretti a spingere il carrello, a guardare le pentole,
probabilmente a consigliare l’artistocratica senatrice del Pd.
Credo che i partiti tradizionali devono saper dimostrare di fare i conti con una protesta che nasce dai cattivi comportamenti e dagli sprechi della politica sui quali dobbiamo assolutamente intervenire.
AGGIORNAMENTO. Risponde la Finocchiaro: “La scorta per me non è un piacere. Mi è stata imposta e nonostante ciò provo a fare una vita normale, anche da IKEA”. E che vuol dire, senatrice? Usare la scorta per spingere un carrello e scegliere le pentole le è stato imposto? Guardi che quelli sono agenti, non sono filippini. Con rispetto, per i filippini.
AGGIORNAMENTO 2. Sulla sua pagina facebook, la senatrice ha scritto:
Ho visto le foto apparse sul numero di ‘CHI’ in edicola che mi ritraggono, accompagnata dalla ‘scorta’, mentre faccio acquisti all’Ikea di Roma. Voglio solo precisare che la ‘scorta’, come i titoli la definiscono, mi è stata assegnata dal Ministero dell’ Interno per ragioni che, ovviamente, non devo e non posso rendere note. Per me non è un piacere avere la scorta che deve seguirmi ed è obbligata ad accompagnarmi in tutti i miei spostamenti e nei luoghi pubblici, anche nei negozi e nei supermercati (e all’Ikea ) che frequento come tutti gli altri cittadini.
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