Donne violentate, seviziate, massacrate. I Crimini degli Americani nella seconda guerra mondiale: lo sterminio di 12 milioni di tedeschi - Rheinwiesenlager - Le condizioni nei campi del Reno.
Furono 12 milioni i Tedeschi sterminati dagli Alleati dopo l'8 maggio del 1945. La storia non è quella che ci è stata raccontata.
La verità si differenzia dalla mezza verità in modo che essa abbracci l'intera realtà. Ma che accadde davvero alla fine della guerra. La dottoressa Miriam Gebhardt, nata a Friburgo nel 1962, è giornalista, storica e docente universitaria, e nel suo libro “Als die Soldaten kamen” - Quando vennero i Soldati - racconta tutto quello che la Storia ufficiale ha sempre taciuto. Le violenze subite dalle donne tedesche per mezzo dei soldati liberatori. Devono restare ancora un tabu, a 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, gli stupri subiti dalle donne tedesche? La più anziana aveva 69 anni, la più giovane era una bimba di solo 7 anni.
La dottoressa Gebhardt racconta che il numero delle donne violentate e stuprate dai liberatori, soprattutto Americani ma anche Russi, francesi e inglesi, furono circa 2 milioni. Le violenze le subirono donne di ogni età, e ancora adesso a più 70 anni di distanza, molte di loro soffrono per il trauma subito. Molte donne non raccontarono nulla per paura e per vergogna. Naturalmente ci furono anche rapporti sessuali consenzienti fra donne tedesche e i cosiddetti soldati liberatori, ecco perché le vittime di stupro non furono credute. Adesso però la verità viene raccontata da donne che vissero questa brutta, amara, atroce, traumatizzante esperienza. Ecco l'eroica liberazione della Germania da parte degli Alleati. Guardate questa immagine in cui i depravati liberatori stupratori lasciano trasparire dai loro occhi la loro gioia dopo aver violentato questa ragazza e continuano sadicamente a tormentarla. Ti hanno mai raccontato la verità su questa guerra?
Liberateci dai liberatori
Furono 12 milioni i Tedeschi sterminati dagli Alleati dopo l'8 maggio del 1945. La storia non è quella che ci è stata raccontata.
La verità si differenzia dalla mezza verità in modo che essa abbracci l'intera realtà. Ma che accadde davvero alla fine della guerra. La dottoressa Miriam Gebhardt, nata a Friburgo nel 1962, è giornalista, storica e docente universitaria, e nel suo libro “Als die Soldaten kamen” - Quando vennero i Soldati - racconta tutto quello che la Storia ufficiale ha sempre taciuto. Le violenze subite dalle donne tedesche per mezzo dei soldati liberatori. Devono restare ancora un tabu, a 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, gli stupri subiti dalle donne tedesche? La più anziana aveva 69 anni, la più giovane era una bimba di solo 7 anni.
La dottoressa Gebhardt racconta che il numero delle donne violentate e stuprate dai liberatori, soprattutto Americani ma anche Russi, francesi e inglesi, furono circa 2 milioni. Le violenze le subirono donne di ogni età, e ancora adesso a più 70 anni di distanza, molte di loro soffrono per il trauma subito. Molte donne non raccontarono nulla per paura e per vergogna. Naturalmente ci furono anche rapporti sessuali consenzienti fra donne tedesche e i cosiddetti soldati liberatori, ecco perché le vittime di stupro non furono credute. Adesso però la verità viene raccontata da donne che vissero questa brutta, amara, atroce, traumatizzante esperienza. Ecco l'eroica liberazione della Germania da parte degli Alleati. Guardate questa immagine in cui i depravati liberatori stupratori lasciano trasparire dai loro occhi la loro gioia dopo aver violentato questa ragazza e continuano sadicamente a tormentarla. Ti hanno mai raccontato la verità su questa guerra?
Liberateci dai liberatori
Liberateci dai liberatori
L'intera realtà dice che per il popolo tedesco e per tutto quello che seguì dopo l'8 maggio del 1945 furono anni di pura oppressione. Il destino dei Tedeschi fu particolarmente atroce ed umiliante nelle zone di occupazione in mano agli americani, ai sovietici e ai francesi. Dopo l'8 maggio 1945, 12 milioni di tedeschi furono eliminati dagli alleati vincitori. Milioni di prigionieri tedeschi furono sterminati, o persero la vita, nei campi di sterminio delle potenze vincitrici. In totale furono 16 milioni i tedeschi che abbandonarono la Germania dell'Est, o che furono con atti di forza scacciati via. La cosa più sconvolgente fu lo stesso atto di forza, che fu attuato con incredibile e sconvolgente ferocia. Milioni di cittadini tedeschi assassinati dagli invasori, o ammazzati durante la fuga. Come motivi di morte sono stati forniti per iscritto: Fucilazioni, uccisioni violente, strangolamenti, accoltellamenti, morti per violenze, evirazione di genitali, crocifissioni, flagellazioni, corpi calpestati a morte, corpi vivi bruciati e abbrustoliti, corpi tagliati a pezzi, rotolati nelle acque fino alla morte, e corpi gonfiati d'aria.
Nei processi, prima e dopo, ufficiali sovietici torturavano, o sparavano, i prigionieri di guerra. Gli Ufficiali americani, in molti casi, hanno lasciato senza cibo per giorni interi i prigionieri e tante volte li hanno ricoperti di feci ed altri escrementi, hanno piazzato loro dei sacchi sulla testa e poi li hanno colpiti saltandogli sopra per renderli deboli agli interrogatori. Nel processo “Malmedy” ai prigionieri tedeschi furono introdotti aghi fra le unghie e furono loro schiacciati i testicoli per costringerli alla confessione. I comandi militari statunitensi vietarono cure, tende, acqua potabile ed alimenti per la popolazione tedesca e comandarono di distruggere o fare sparire tutti i generi alimentari. Il seguito di continuare a dire che i Tedeschi causarono la guerra e che essi stessi sono colpevoli della miseria e dell'esodo dal 1945 in poi, non è più storicamente sostenibile. I motivi della seconda guerra mondiale sono da trovare nelle cause che condussero al primo conflitto mondiale, in cui sempre i vincitori in modo arrogante e prepotente, a Versailles, accusarono i tedeschi e cominciarono a saccheggiarli arrivando alla lite su Danzica e sulla discriminazione della minoranza polacca. La sofferenza di 16 milioni di cittadini tedeschi durante lo sfollamento, di 11 milioni di uomini tedeschi durante la prigionia di guerra. Oltre 6 milioni di cittadini germanici, che dopo l'8 maggio 1945 si considerarono praticamente fortunati di tornare a casa, dovettero tacere sui fatti accaduti. (salvatore brosal)
L'intera realtà dice che per il popolo tedesco e per tutto quello che seguì dopo l'8 maggio del 1945 furono anni di pura oppressione. Il destino dei Tedeschi fu particolarmente atroce ed umiliante nelle zone di occupazione in mano agli americani, ai sovietici e ai francesi. Dopo l'8 maggio 1945, 12 milioni di tedeschi furono eliminati dagli alleati vincitori. Milioni di prigionieri tedeschi furono sterminati, o persero la vita, nei campi di sterminio delle potenze vincitrici. In totale furono 16 milioni i tedeschi che abbandonarono la Germania dell'Est, o che furono con atti di forza scacciati via. La cosa più sconvolgente fu lo stesso atto di forza, che fu attuato con incredibile e sconvolgente ferocia. Milioni di cittadini tedeschi assassinati dagli invasori, o ammazzati durante la fuga. Come motivi di morte sono stati forniti per iscritto: Fucilazioni, uccisioni violente, strangolamenti, accoltellamenti, morti per violenze, evirazione di genitali, crocifissioni, flagellazioni, corpi calpestati a morte, corpi vivi bruciati e abbrustoliti, corpi tagliati a pezzi, rotolati nelle acque fino alla morte, e corpi gonfiati d'aria.
Nei processi, prima e dopo, ufficiali sovietici torturavano, o sparavano, i prigionieri di guerra. Gli Ufficiali americani, in molti casi, hanno lasciato senza cibo per giorni interi i prigionieri e tante volte li hanno ricoperti di feci ed altri escrementi, hanno piazzato loro dei sacchi sulla testa e poi li hanno colpiti saltandogli sopra per renderli deboli agli interrogatori. Nel processo “Malmedy” ai prigionieri tedeschi furono introdotti aghi fra le unghie e furono loro schiacciati i testicoli per costringerli alla confessione. I comandi militari statunitensi vietarono cure, tende, acqua potabile ed alimenti per la popolazione tedesca e comandarono di distruggere o fare sparire tutti i generi alimentari. Il seguito di continuare a dire che i Tedeschi causarono la guerra e che essi stessi sono colpevoli della miseria e dell'esodo dal 1945 in poi, non è più storicamente sostenibile. I motivi della seconda guerra mondiale sono da trovare nelle cause che condussero al primo conflitto mondiale, in cui sempre i vincitori in modo arrogante e prepotente, a Versailles, accusarono i tedeschi e cominciarono a saccheggiarli arrivando alla lite su Danzica e sulla discriminazione della minoranza polacca. La sofferenza di 16 milioni di cittadini tedeschi durante lo sfollamento, di 11 milioni di uomini tedeschi durante la prigionia di guerra. Oltre 6 milioni di cittadini germanici, che dopo l'8 maggio 1945 si considerarono praticamente fortunati di tornare a casa, dovettero tacere sui fatti accaduti. (salvatore brosal)
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