Avvocato Alfonso Luigi Marra |
L’articolo 1 della Costituzione al comma 2 stabilisce che “La Sovranità appartiene al Popolo, anche se la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione. E se il popolo è sovrano, dovrebbe esercitare la sua sovranità soprattutto nella emissione della moneta. Il nostro sistema bancario è in mano a un ristretto gruppo di banchieri privati che, in perfetta sintonia e complicità con la classe politica corrotta e attraverso vari sotterfugi istituzionali, è riuscito ad assumere il totale controllo sull’emissione della moneta divenendo di fatto proprietario e gestore di tutto il denaro in circolazione. Questo colossale inganno ha permesso al sistema bancario privato di acquisire il monopolio sulla creazione della moneta trasformando il Popolo da Sovrano in eterno “debitore” e schiavo di questo sistema bancario fondato sulla truffa monetaria del Signoraggio primario e secondario. Il grosso pubblico non è in grado di recepire la semplicità dell'inganno monetario. Tutta la classe politica non ha voluto mai eliminare l'inganno che esiste intorno all'emissione, al controllo e alla proprietà della moneta. I politici imbelli o corrotti hanno portato la collettività al baratro. Analizzando questo stato di cose si evince che al primo posto come causa determinante vi è la Magistratura. Dei criminali psicopatici hanno il monopolio del denaro ovvero il controllo unico dell'emissione del denaro. E' dovere di chi è in conoscenza e buono spirito di convincere le masse che a prendere coscienza di questo crimine e costringere la magistratura a porre fine al reato di signoraggio. L'avvocato Luigi Marra, politico e scrittore italiano, già parlamentare europeo ha presentato la sua denuncia contro il signoraggio bancario e chiede alla Magistratura di intervenire. Tutti i media del regime censurano e gli italiani sono venuti a conoscenza del suo atto di coraggio solo attraverso la rete. L’avvocato Alfonso Luigi Marra, divenuto celebre in tutto il mondo per la sua lotta al signoraggio bancario e ai gruppi paramassonici come il “Gruppo Bilderberg”, ha presentato denuncia contro la Banca d’Italia, e tramite il suo profilo Facebook, ne divulga il testo.
La denuncia dell'avvocato è stata presentata il 18 giugno scorso. Nella denuncia, “contro l’articolato fenomeno criminale detto signoraggio“, l’avvocato Marra chiede “il sequestro, la confisca, l’esproprio, delle quote illecitamente private della Banca d’Italia e della BCE, nonché dei proventi illeciti realizzati, e la punizione dei rei”. Secondo la tesi di Marra, che ci sentiamo di sostenere a spada tratta, il fatto che le Banche private gestiscano il 95% delle quote della Banca d’Italia, che a sua volta controlla il 12,3% delle quote della Banca Centrale Europea, costituirebbe un illecito, e chiede alla magistratura di intervenire, “restituendo ai cittadini la sovranità monetaria”. Ecco qua un estratto della denuncia del coraggioso avvocato contro il signoraggio:
Art. 1: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Perché una magistratura scontatamente corrotta non difende la democrazia, il diritto al lavoro e la sovranità popolare, ma copre i poteri affinché non paghino le conseguenze del violarli.
Art. 2: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità». Perché una magistratura scontatamente corrotta garantisce solo l’intoccabilità dei suoi privilegi.
Art. 35: «La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni». Perché una magistratura scontatamente corrotta tutela solo i suoi ozi. Art. 36: «Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa». Perché una magistratura scontatamente corrotta è contraria allo sviluppo della libertà e della dignità potendo esse causare che la società si ribelli.
Art. 37: «La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore ... La Repubblica tutela il lavoro dei minori». Perché una magistratura scontatamente corrotta non tutela altre donne e minori che i suoi.
Art. 139: «La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale». Perché una magistratura scontatamente corrotta, se le lobby la pagano, non impedisce nemmeno la restaurazione della monarchia. I reati denunciati. Prima di giungere alla disamina dei reati contro lo Stato (241, 283 e 243 cp), va osservato che le condotte costituenti il signoraggio configurano svariati altri reati non meno gravi, ma di minor ‘lignaggio’, in concorso e continuati. Configurano cioè innumerevoli falsi ideologici, usi di atti falsi, appropriazioni indebite, truffe, peculati, evasioni fiscali, estorsioni, riciclaggi, usure, falsi in bilancio, turbative dolose dei mercati, condotte illecite per determinare rarefazioni, associazioni a delinquere, aggravanti di ogni genere. L'avvocato Marra, a proposito dell'uscita, o no, dell'Italia dall'euro si esprime così: il problema non è l’euro, ma l’essere esso di proprietà privata; -che tornare alla lira sarebbe inutile se la Banca d’Italia rimanesse privata; -e che la confisca anche solo della Banca d’Italia determinerebbe (determinerà) effetti che travolgeranno completamente, oltre a molte altre cose perniciose, anche certo vacuo almanaccare. Almanaccare perché occorre sì la sovranità monetaria, ma non nazionale, bensì internazionale, e da realizzarsi mediante il sequestro, confisca ed infine esproprio della BCE e l’acquisizione della proprietà dell’euro da parte dei popoli europei, e per essi degli Stati. Vacuo almanaccare che, in ambito anti-complottistico, si arricchì anche di altri ‘temi’ funzionali a creare dei contraltari alle mie tesi.
Contraltari creati strumentalizzando, non le buone teorie, bensì alcune mistificazioni di certe affermazioni meno felici in campo monetario del precursore della lotta al signoraggio: un illustre pensatore, un gentiluomo, professore, preside della facoltà di giurisprudenza di Teramo, un uomo che ha dedicato la vita allo sforzo di combattere il signoraggio: il Prof Giacinto Auriti, già autore, tra l’altro, di una denuncia contro di esso ben nel 1993. L'avvocato Luigi Marra è convinto che solo l'eliminazione del Signoraggio renderà lo Stato ricchissimo debellando la drammatica demonetizzazione pilotata dalle banche per dominarci. Perché la sofferenza sociale è frutto dell’avere la cupola – madre del consumismo – reso obbligatorio avere denaro e spenderlo come essa vuole (tributi), pena le varie violente forme di espulsione sociale. Crimini che violano numerose norme. Nella sua denuncia l'avvocato Marra chiede al PM: -acquisire i bilanci della Banca d’Italia e della BCE; -ordinare ogni opportuna CTU circa gli stessi e ad ogni altro fine accertativo che dovesse ritenere utile o necessario per verificarne la falsità e constatare la sussistenza della pratica assurda ed illecita di iscriversi al passivo il denaro prodotto a costo tipografico; -dichiarare la falsità della qualificazione di «Istituto di diritto Pubblico» da parte della Banca d’Italia e della BCE; -sequestrare, anche al fine ostativo della continuazione dei reati, probatorio e della conservazione della solvibilità, per poi procedersi alla confisca ed espropriazione, le quote di proprietà privata della Banca d’Italia, e della BCE, nonché i beni e le somme di denaro tutte frutto dei crimini descritti; -dichiarare la sussistenza dei reati addotti; -assumere ogni altro opportuno provvedimento; -individuare e punire esemplarmente i rei, da identificarsi tra le massime cariche della Banca d’Italia, della BCE, e dello Stato, con particolare riferimento alla Presidenza del Consiglio, al Ministero delle Finanze ed a quant’altri non potevano, stricto iure, in virtù dei ruoli, non essere al corrente dei crimini descritti. Grazie alla rete altri cittadini hanno fatto propria la denuncia di Marra presentandola alla procura di Roma, o alla procura della propria città. La denuncia di Marra contro il signoraggio è scaricabile da Internet e chi desidera può farla propria. La radice del male è nell'inerzia (dolosa) della magistratura. Le cose che stanno annientando la società, infatti, non sono solo immorali bensì anche illegali, sicché, se esistono, è solo perché la magistratura non le persegue, ma le copre. L'obiettivo del dissenso, a mio avviso, deve essere costringere la magistratura a fare il suo dovere cominciando a perseguire i massimi crimini, a partire dal signoraggio. Se la civiltà è figlia del controllo, la giustizia civile ed amministrativa è la madre dell'attuale stato delle cose. Il modo per ottenere che la magistratura cambi è smascherarla. Lo strumento è il sapere. Sarei grato a tutti se leggeste e divulgaste in ogni possibile modo la denuncia contro il signoraggio, che è poi una denuncia innanzitutto contro la stessa magistratura. Il modo per domare la magistratura, di cui scrivo nelle prime pagine della denuncia, è l'istituzione, per legge, di una modulistica in cui il magistrato debba descrivere periodicamente ogni dettaglio della condizione economica sua e dei suoi, nonché di un organo di controllo terzo che faccia su di loro ogni tipo di legittimo ma accurato controllo. È infatti notorio che la magistratura è globalmente culturalmente collusa con i poteri ed in grossa parte materialmente corrotta, ed è indegno che il cittadino debba sedere dinanzi al suo giudice, affidargli la sua vita, senza poter sapere se è o no uno dei tantissimi giudici venduti. Modulistica che farebbe emergere una situazione disastrosa perché moltissimi di loro vivono moltissimo al di sopra delle loro possibilità, e questo dipende ovviamente dal fatto che sono corrotti. ALM
una magistratura scontatamente corrotta, se le lobbies la pagano, non impedisce nemmeno la restaurazione della monarchia. |
Ma noi vogliamo aggiungere che: di solito la corruzione avviene tramite una grossa offerta di denaro o anche attraverso stipendi da nababbi. Oltre questo tipo di corruzione c'è il ricatto, la minaccia, la violenza, l'omicidio oppure l'incidente che ti toglie la vita. Questo potere enorme agisce anche in modo violento contro chi, occupando importanti posti istituzionali, non si piega alla loro legge. Ma pensate davvero che Chinnici, Falcone, Borsellino e tutti gli altri siano stati ammazzati dalla mafia? - certo che sì, ma quale mafia? -La mafia delle Menzogne, quella dei "fratelli maggiori" del polacco, che non perdona. La "mafia ebraica", cioè quella che si chiama anche la "cupola mondiale", o meglio ancora la "Cabala Mondiale"! Quella è la vera e più potente Mafia del Mondo e di tutti i tempi, che per secoli ha ammazzato statisti, re, imperatori e perfino papi, ha distrutto nazioni ed anche adesso vive e prospera più che mai anche e perfino su 6 milioni di menzogne vecchie di 70 anni. (Brigas della Sila)
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