martedì 24 maggio 2016

Il coraggio di un uomo libero: Giuseppe Povia contro il sistema

Povia, un cantautore senza paura: da Luca era gay alla canzone denuncia sul massone Garibaldi


il cantautore Giuseppe Povia
Povia, dopo aver composto la canzone “Luca era gay”, si guadagnò l'appellativo di "omofobo" dalla lobby LGTBI, solo per aver cantato la storia di una persona che cambia e supera la sua attrazione per lo stesso sesso. E ora lancia Al Sud, una canzone, che è un omaggio al Regno cattolico delle Due Sicilie e alla Storia dimenticata del Sud Italia, che una volta era prospero e potente, mentre ora povero e assistito. Inoltre fa il nome di un uomo, che la storia ufficiale presenta come intoccabile: Giuseppe Garibaldi (1807-1882), massone anticlericale, uno dei principali artefici dell'unità d'Italia e della distruzione del Meridione e dello Stato Pontificio. E Povia, appunto, canta la Storia di questo Meridione.  

sempre anticonformista
Povia è nato a Milano nel 1972 (anche se è originario della Puglia), e già dai suoi primi passi nella carriera musicale cerca di portare nelle sue canzoni impegno e autenticità, senza perdita di poesia, da un lato, e commercialità dall'altro. Nel 2003, per esempio, ha vinto la quattordicesima edizione del premio del Comune di Recanati (oggi Premio Musicultura) con la canzone “mia sorella”, trattando temi come l'anoressia e la bulimia, ricevendo elogi da alcuni dei più grandi poeti italiani del momento come Alda Merini, Fernanda Pivano e Dacia Maraini.

21 maggio 2016 grande successo di Povia a Santa Rita di Montalto. Il cantautore, col suo concerto, ha entusiasmato una folla immensa
Nel 2005 Povia ha partecipato, fuori concorso, al Festival di Sanremo con la canzone “I bambini fanno Ooh” che rimase per 20 settimane in cima alle classifiche, vendendo più di 210.000 copie. La canzone è stata tradotta in spagnolo, e ha ricevuto dalla Sony un riconoscimento come il soggetto musicale più scaricato sui telefoni cellulari (mezzo milione di download). E' stato adottato anche come tema di Rai International per una campagna a sostegno dei minori, vittime della pulizia etnica nel Darfur ( Sudan). Nel 2006 ha vinto la 56esima edizione del Festival di San Remo con “Vorrei Avere Il Becco”. Nel 2007 si è esibito al Family Day di Roma contro l'approvazione delle unioni di fatto. Nel 2009 si è classificato secondo nella 59 ° edizione di Sanremo con una canzone giudicata trasgressiva da una parte della politica: Luca era gay, che è diventata un inno di speranza per le persone che cambiano attrazione per lo stesso sesso. Chi non si trova bene in una determinata condizione, ha il diritto e l'obbligo di cercare di trovare una strada per stare meglio, o almeno provarci.

Nel 2011 Povia ha pubblicato un CD dedicato ai bambini. A partire dal 2012 ha cominciato a fare un Tour con lo slogan Siamo italiani. Nel 2013 ha lanciato un progetto nelle scuole e nelle università che lo ha portato a contatto con seimila giovani a trattare i temi sociali delle sue canzoni …

Un re cattolico che non ha tradito il Papa

Francesco II di Borbone con la sua consorte Maria Sofia di Baviera
E proprio con la canzone al Sud, che il cantautore pone senza mezzi termini i danni che l'Unità d'Italia ha procurato al Meridione, eliminando le strutture politiche del cattolicissimo Regno delle Due Sicilie. Qualcosa che è stato fatto con un obiettivo preciso come affermato dallo storico Maurizio Di Giovine, "il processo di unificazione politica della penisola italiana è il risultato di un grande intrigo internazionale guidato da Inghilterra, il cui obiettivo finale era quello di distruggere i regni cattolici per isolare il papato e infine distruggere il primato della Chiesa ". Il Regno di Napoli (o Due Sicilie) era il principale ostacolo.

Nella canzone, Povia ripete il nome di Garibaldi, un massone responsabile della rapina effettuata al Sud tramite l'unità d'Italia; esalta invece la carità e l'amore del re Francesco II e della sua consorte Maria Sofia di Baviera, che curarono i loro soldati, e anche i nemici feriti, durante la guerra di aggressione. Francesco rifiutò come sacrilega la proposta di dividersi lo Stato Pontificio, fatta dal conte Camillo Cavour (1810-1861), che viene considerato un padre dell'unità d'Italia insieme agli atei e anti cattolici Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini (1805-1872). Con l'unità d'Italia tutti i cittadini dell'ex Regno delle due Sicilie furono condannati ad una emigrazione forzata.

Santa Rita di Montalto, 21 maggio 2016, il cantautore Povia a fine spettacolo con tre membri del comitato 
Il recupero della verità storica
Nel Sud Italia è molto viva la memoria del cattolico “Regno delle Due Sicilie”, e c'è anche un forte risveglio della memoria. Povia si è avvicinato negli ultimi anni al movimento neo-borbonico. Il 23 aprile scorso un nutrito gruppo di persone ha sfidato pioggia e vento e si è riunito ad Anagni (Frosinone), basso Lazio, per il concerto in cui Povia presentò il suo nuovo album “Nuovo Contrordine Mondiale”. All'avvenimento era presente anche il professor Gennaro de Crescenzo, presidente dei “neoborbonici”, che Povia ringraziò sventolando le bandiere delle due Sicilie. Come comunica l'Agenzia Faro, Povia è consapevole del fatto che tutti questi impegni pubblici hanno un costo enorme in tempi e a volte sono anche asfissianti, ma accetta la sfida con disinvoltura. Egli stesso dice: "Sono sempre stato appassionato di questi problemi e quando ho capito di essere sulla strada giusta, mi sono reso conto che la mia carriera non sarebbe stata coronata dal successo. Una sciocchezza ragionevole, no? ».
salvatore brosal
POVIA - Al Sud  




Il Regno delle due Sicilie era il terzo stato più ricco al mondo, poi l'11 maggio 1860 un'orda barbarica scese dal Piemonte con a capo un ladro di cavalli e avanzo di galera di nome Giuseppe Garibaldi... e fu il buio totale. 


2 commenti:

  1. Povia grandissimo artista, impegnato nel sociale, con canzoni tutte bellissime (19 solo nel doppio CD). Sbugiarda la politica fatta da "attori" di teatro, che nulla fanno e possono fare, perché messi dal potere che li regge finché non provano ad uscire dal coro. Le Mafie coincidono con lo Stato fin dall'Unità d'Italia, sono protette (dallo Stato) ma nemiche delle genti. Presto la vera storia d'Italia rimpiazzerà le storielle scritte sui libri scolastici, grazie anche a tutti quanti Voi, che curate l'interesse delle genti, sempre "nascosto" dalle grandi testate giornalistiche (a libro paga della Società dell' euro, "prestato" ai suoi Titolari-cittadini, che ne diventano debitori). Grazie !

    RispondiElimina
  2. Povia grandissimo artista, impegnato nel sociale, con canzoni tutte bellissime (19 solo nel doppio CD). Sbugiarda la politica fatta da "attori" di teatro, che nulla fanno e possono fare, perché messi dal potere che li regge finché non provano ad uscire dal coro. Le Mafie coincidono con lo Stato fin dall'Unità d'Italia, sono protette (dallo Stato) ma nemiche delle genti. Presto la vera storia d'Italia rimpiazzerà le storielle scritte sui libri scolastici, grazie anche a tutti quanti Voi, che curate l'interesse delle genti, sempre "nascosto" dalle grandi testate giornalistiche (a libro paga della Società dell' euro, "prestato" ai suoi Titolari-cittadini, che ne diventano debitori). Grazie !

    RispondiElimina