"Il Giardino del Dialogo” - Quando l'amore vince la morte. Pasquale Totaro, l'autore del libro, fa partire da Motta Santa Lucia (Calabria), paese natale del Brigante/Patriota Giuseppe Villella, i primi raggi di luce che squarceranno le tenebre e ci porteranno a conoscere i veri Giusti della Storia. Il primo giardino mondiale del dialogo nasce, il 29 maggio 2016, a Motta Santa Lucia alla presenza del sindaco Amedeo Colacino. Seguiranno altre inaugurazioni in altre città. Trentasette targhe per ricordare i genocidi ed i martiri per la pace del mondo intero degli ultimi 500 anni. Gratitudine ed ammirazione al prof. Pasquale Totaro, autore del libro, “Il Giardino del Dialogo”. Dal progetto realizziamo un giardino per tutti i martiri ed i giusti. E che Giuseppe Villella possa finalmente tornare a casa e non essere più tenuto prigioniero nel mausoleo Lombroso di Torino. E che a tutti i Giusti, imprigionati ancora nel vergognoso mausoleo di Torino, intitolato all'ebreo Ezechia Lombroso, venga data finalmente una sepoltura cristiana. (salvatore brosal)
Ondasud - Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci. (Gandhi)
lunedì 30 maggio 2016
a Motta Santa Lucia paese natale del "Brigante Giuseppe Villella" nasce il primo "Giardino del Dialogo"
Etichette:
Amedeo Colacino,
briganti,
genocidi,
Giuseppe Villella,
i giusti,
il giardino del dialogo,
lombroso,
Motta Santa Lucia,
Pasquale Totaro,
pontelandolfo,
regno delle due sicilie,
unità d'Italia
martedì 24 maggio 2016
Il coraggio di un uomo libero: Giuseppe Povia contro il sistema
Povia,
un cantautore senza paura: da Luca era gay alla canzone denuncia sul
massone Garibaldi
il cantautore Giuseppe Povia |
Povia,
dopo aver composto la canzone “Luca era gay”, si guadagnò
l'appellativo di "omofobo" dalla lobby LGTBI, solo per aver
cantato la storia di una persona che cambia e supera la sua
attrazione per lo stesso sesso. E ora lancia Al Sud, una
canzone, che è un omaggio al Regno cattolico delle Due Sicilie
e alla Storia dimenticata del Sud Italia, che una volta era prospero
e potente, mentre ora povero e assistito. Inoltre fa il nome di un
uomo, che la storia ufficiale presenta come intoccabile: Giuseppe
Garibaldi (1807-1882), massone anticlericale, uno dei principali
artefici dell'unità d'Italia e della distruzione del Meridione e
dello Stato Pontificio. E Povia, appunto, canta la Storia di questo
Meridione.
sempre
anticonformista
Povia
è nato a Milano nel 1972 (anche se è originario della Puglia), e
già dai suoi primi passi nella carriera musicale cerca di portare
nelle sue canzoni impegno e autenticità, senza perdita di poesia, da
un lato, e commercialità dall'altro. Nel 2003, per esempio, ha vinto
la quattordicesima edizione del premio del Comune di Recanati (oggi
Premio Musicultura) con la canzone “mia sorella”,
trattando temi come l'anoressia e la bulimia, ricevendo elogi da
alcuni dei più grandi poeti italiani del momento come Alda Merini,
Fernanda Pivano e Dacia Maraini.
21 maggio 2016 grande successo di Povia a Santa Rita di Montalto. Il cantautore, col suo concerto, ha entusiasmato una folla immensa |
Nel
2005 Povia ha partecipato, fuori concorso, al Festival di Sanremo con la
canzone “I bambini fanno Ooh” che rimase per 20 settimane
in cima alle classifiche, vendendo più di 210.000 copie. La canzone
è stata tradotta in spagnolo, e ha ricevuto dalla Sony un
riconoscimento come il soggetto musicale più scaricato sui telefoni
cellulari (mezzo milione di download). E' stato adottato anche come
tema di Rai International per una campagna a sostegno dei minori,
vittime della pulizia etnica nel Darfur ( Sudan). Nel 2006 ha vinto
la 56esima edizione del Festival di San Remo con “Vorrei Avere
Il Becco”. Nel 2007 si è esibito al Family Day di Roma contro
l'approvazione delle unioni di fatto. Nel 2009 si è classificato
secondo nella 59 ° edizione di Sanremo con una canzone giudicata
trasgressiva da una parte della politica: Luca era gay, che è
diventata un inno di speranza per le persone che cambiano attrazione
per lo stesso sesso. Chi non si trova bene in una determinata
condizione, ha il diritto e l'obbligo di cercare di trovare una
strada per stare meglio, o almeno provarci.
Nel
2011 Povia ha pubblicato un CD dedicato ai bambini. A partire dal 2012 ha
cominciato a fare un Tour con lo slogan Siamo italiani. Nel
2013 ha lanciato un progetto nelle scuole e nelle università che lo
ha portato a contatto con seimila giovani a trattare i temi sociali
delle sue canzoni …
Un
re cattolico che non ha tradito il Papa
Francesco II di Borbone con la sua consorte Maria Sofia di Baviera |
E
proprio con la canzone al Sud, che il cantautore pone senza mezzi termini i
danni che l'Unità d'Italia ha procurato al Meridione, eliminando le
strutture politiche del cattolicissimo Regno delle Due Sicilie.
Qualcosa che è stato fatto con un obiettivo preciso come affermato
dallo storico Maurizio Di Giovine, "il processo di unificazione
politica della penisola italiana è il risultato di un grande intrigo
internazionale guidato da Inghilterra, il cui obiettivo finale era
quello di distruggere i regni cattolici per isolare il papato e
infine distruggere il primato della Chiesa ". Il Regno di Napoli
(o Due Sicilie) era il principale ostacolo.
Nella
canzone, Povia ripete il nome di Garibaldi, un massone
responsabile della rapina effettuata al Sud tramite l'unità
d'Italia; esalta invece la carità e l'amore del re Francesco II e
della sua consorte Maria Sofia di Baviera, che curarono i loro
soldati, e anche i nemici feriti, durante la guerra di aggressione. Francesco
rifiutò come sacrilega la proposta di dividersi lo Stato Pontificio,
fatta dal conte Camillo Cavour (1810-1861), che viene considerato un
padre dell'unità d'Italia insieme agli atei e anti cattolici
Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini (1805-1872). Con l'unità
d'Italia tutti i cittadini dell'ex Regno delle due Sicilie furono
condannati ad una emigrazione forzata.
Santa Rita di Montalto, 21 maggio 2016, il cantautore Povia a fine spettacolo con tre membri del comitato |
Il
recupero della verità storica
Nel
Sud Italia è molto viva la memoria del cattolico “Regno delle Due
Sicilie”, e c'è anche un forte risveglio della memoria. Povia si è
avvicinato negli ultimi anni al movimento neo-borbonico. Il
23 aprile scorso un nutrito gruppo di persone ha sfidato pioggia e vento e
si è riunito ad Anagni (Frosinone), basso Lazio, per il concerto in
cui Povia presentò il suo nuovo album “Nuovo Contrordine
Mondiale”. All'avvenimento era presente anche il professor Gennaro
de Crescenzo, presidente dei “neoborbonici”, che Povia ringraziò
sventolando le bandiere delle due Sicilie. Come comunica l'Agenzia
Faro, Povia è consapevole del fatto che tutti questi impegni
pubblici hanno un costo enorme in tempi e a volte sono anche
asfissianti, ma accetta la sfida con disinvoltura. Egli stesso dice:
"Sono sempre stato appassionato di questi problemi e quando ho
capito di essere sulla strada giusta, mi sono reso conto che la mia
carriera non sarebbe stata coronata dal successo. Una sciocchezza
ragionevole, no? ».
salvatore brosal
POVIA - Al Sud
Etichette:
al Sud,
bce,
borbone,
Cavour,
emigrazione,
euro,
Francesco II,
Garibaldi,
gay,
Giuseppe Povia,
Maria Sofia di Baviera,
massoneria,
Mazzini,
montalto uffugo,
regno delle due sicilie,
unità d'Italia
Iscriviti a:
Post (Atom)