giovedì 28 novembre 2024

I veri nemici dell'umanità sono i "fratelli maggiori" del polacco

Dror Eydar, ex ambasciatore israeliano in Italia: 
“per noi c'è una sola cosa da fare: distruggere Gaza, questo male assoluto”
 

I "FRATELLI MAGGIORI" DEL POLACCO sono i veri nemici dell'umanità. 🕎 Sono sempre loro i nemici dell'umanità che pensano di essere ingiustamente il "popolo eletto".

Sono in realtà i figli di satana che vivono per distruggere e per creare solo conflitti fra la gente che vorrebbe vivere solo in pace.

Manipolano le donne, perché sanno che biologicamente sono più deboli, subordinate, e ci riescono purtroppo.

Da secoli manifestano solo odio contro gli uomini, contro la famiglia, contro etradizioni cristiane, che è qualcosa di davvero spaventoso spaventoso

Tutti i grandi uomini del passato ci hanno avvisato di stare attenti verso questi criminali, da Dante Alighieri a Joseph Paul Goebbels.

   Joseph Paul Goebbels

L’Occidente è in pericolo. E non fa alcuna differenza se i governi e gli intellettuali se ne rendono conto oppure no. Il popolo tedesco, in ogni caso, non vuole rassegnarsi a questo pericolo. Dietro le divisioni sovietiche che avanzano verso di noi vediamo i commando ebraici liquidatori e dietro di loro il terrore, lo spettro della fame di massa e della totale anarchia. L’ebraismo internazionale è il fermento diabolico della decomposizione che prova una cinica soddisfazione nel trascinare il mondo nel caos più profondo e nel distruggere antiche culture nella cui edificazione non ha avuto ruolo alcuno. Noi sappiamo anche qual è la nostra responsabilità storica. Duemila anni di civiltà occidentale sono in pericolo. (Joseph Paul Goebbels – Berlino 18 febbraio 1943)


                                        Ebrei                       
                       

giovedì 7 novembre 2024

usiamo come forma di cortesia solo e sempre il Voi

TORNIAMO AD USARE SOLO E SEMPRE IL VOI

Eliminiamo il Lei che ci è stato imposto dopo la resa incondizionata di Cassibile. Il “LEI”, forma straniera in totale contrasto con la tradizione latina e la Cultura Italiana.

Dopo la resa incondizionata dell'Italia, Cassibile 3 settembre del 1943 gli inglesi divennero i proprietari dell'Italia. Le famiglie massoniche dei Rothschild e dei Windsor sono proprietari dell'Italia.

L'otto settembre del 1943 fu inviato dal nuovo squallido governo italiano, presieduto dal traditore Badoglio, a tutte le forze armate italiane di cielo, terra, mare l'ordine tassativo di non usare più il Voi.


Ci fu imposto quindi dai nuovi padroni della nostra terra di usare il Lei al posto del Voi. Nel Nord Italia, i partigiani al servizio dello straniero prendevano a mazzate tutte le persone che continuavano ad usare il Voi come forma di cortesia.


Con il Lei parecchi uomini italiani si sono effeminati e questo rimane una triste verità.





mercoledì 2 ottobre 2024

il mondo sta cambiando: è solo questione di anni ma l'Europa di adesso non esisterà più


IL MONDO STA CAMBIANDO.

La cultura globale che i nostri figli editeranno sarà molto diversa da quella odierna. State per essere testimoni di un cambiamento demografico a livello mondiale. 


Secondo i ricercatori affinché una cultura si mantenga viva per più di 25 anni ci deve essere un tasso di natalità pari a 2,11 per famiglia. Un tasso inferiore porterebbe alla scomparsa di quella cultura. 


Storicamente parlando nessuna cultura col tasso di natalità del 1,9 è riuscita a riprendersi. Culture con tasso di natalità del 1,3 hanno presentato l’impossibilità totale a riprendersi. In quanto servirebbero dagli 80 ai 100 anni per auto correggere quel tasso negativo. E non esiste un modello economico che possa sopportare quella cultura morente. 


In altre parole se due coppie di genitori hanno ciascuno un solo figlio vorrà dire che la nuova generazione di quelle due famiglie si è dimezzata. E se quei due figli si sposano e anche loro avranno un solo figlio la loro generazione familiare è diminuita di un quarto.


Nel 2007 il tasso di natalità in Francia corrispondeva al 1.8, in Inghilterra era al 1.6, in Grecia 1.3, in Germania 1.3, in Italia 1.2, in Spagna 1.1. Il tasso di natalità nell’UE è pari soltanto al 1.38.


La storia della statistica ci dice che ormai è impossibile capovolgere o recuperare la situazione. E’ solo questione di anni e l’Europa così come la conosciamo adesso non esisterà più.

domenica 14 luglio 2024

la vera storia di Sciabuluni

Ama il tuo Sangue, difendi la tua Stirpe: La vera Storia di Sciabuluni !
Franciscu aveva una età fra venti e ventitre anni quando fu aggredito da un drappello di barbari invasori, che erano calati peggio degli Unni nel Regno delle due Sicilie. Franciscu riuscì nello scontro a togliere la sciabola ad uno di questi criminali, che facevano razzia di ogni cosa e massacravano la gente vigliaccamente, affrontò i quattro come un vero uomo della Sila. 

Con il coraggio e con la reazione di sopravvivenza, che aveva nel sangue e nella testa, riuscì ad ammazzare uno degli invasori con la sua stessa arma. Gli altri tre piemontesi, vedendo nel giovane ragazzo silano della Calabria Citeriore, questo vigore, questa vitalità e questa prestanza, invece di affrontarlo, preferirono darsi alla fuga. La notte non era fredda ma questi tre vigliacchi scappando fra i pini della Sila furono attaccati dai Lupi. Non poterono tornare più dai loro compagni assassini e morirono fra i pini della Sila. Franciscu prese le sciabole degli altri e tornò a casa, tenendo una sciabola per sé e dandone una a suo padre e le altre due ai suoi fratelli.

Il giorno dopo questo suo gesto divenne di dominio pubblico a Luzzi, sua cittadina natale, nella vicinissima Rose e anche nei territori limitrofi presilani. Da questo momento in poi Franciscu venne chiamato da tutti, non più col suo nome di battesimo, ma col suo nuovo nome “Sciabuluni”.

Sciabuluni era il nonno di mio nonno. Con questo appellativo furono chiamati tutti i discendenti di Franciscu. Giusepp 'i Sciabuluni, Alfonso 'i Sciabuluni, Francisc ' i Sciabuluni e così via fino ai nostri giorni. Ancora oggi, dopo più di un secolo e mezzo di distanza, se doveste recarvi a Luzzi, o a Rose, troverete qualcuno che conosce questa Storia di Sciabuluni. L'avvenimento della grande sciabola, presa in uno scontro mortale ad un gruppetto di savoiardi assassini, aveva dato questo appellativo a tutti, i discendenti di Franciscu.

Solo adesso riesco a capire e a giustificare il comportamento di mio nonno. Solo adesso riesco a capire ed amare sempre più il comportamento di mio Padre, che parlava e ti abbracciava con gli occhi, ed usava le sue forti mani e la sua forza fisica a difendere il suo sangue, la sua gente, la sua famiglia. Sciabuluni, Brigante per sempre, fino a quando non trionferà la giustizia. (Valintin 'i Sciabuluni)
Ama il tuo Sangue, difendi la tua Stirpe
Valintin 'i Sciabuluni

lunedì 29 aprile 2024

fuori gli ebrei dalla Palestina

 

FUORI GLI EBREI DALLA PALESTINA                                                                                La scorsa notte nel massiccio bombardamento di Rafah, un campo di concentramento con più di 600.000 bambini che cercano di fuggire dalle bombe.                                                                            

🕎🔥Il "popolo eletto d'Israele", in nome di un "dio" vendicativo e sadico dell'Antico Testamento che dice loro che gli Amalechiti (palestinesi) devono essere sterminati, senza lasciare in vita né donne né uomini. né neonati, né animali.   


                                                                                                                                                                    
          bambini Palestinesi della Striscia di Gaza

mercoledì 24 aprile 2024

25 aprile la festa degli infami e dei traditori della Patria

Il 25 aprile è il giorno della nostra totale disfatta. Non c'è proprio nulla da festeggiare perché questa data ci ricorda la nostra sconfitta, grazie ad uomini miserabili che si schierarono per 30 denari dalla parte del nemico. I traditori vengono ancora oggi protetti, grazie anche al trattato di pace del 10 febbraio del 1947, firmato dal governo del miserabile Alcide De Gasperi. Dall'8 settembre del 1943 veniamo governati da un branco di codardi, di fanatici e di venduti che si sono schierati dalla parte dei nostri peggiori nemici, dalla parte degli invasori massoni ed ebrei: “Alleati” di Rothschild in America e nel Regno Unito.




 

domenica 21 aprile 2024

non tutti gli ebrei sono criminali ma tutti i criminali sono EBREI






Non tutti gli ebrei sono criminali ma tutti i CRIMINALI sono EBREI.                                                                                                                                                                                                                      L’ebraismo internazionale è il fermento diabolico della decomposizione che prova una cinica soddisfazione nel trascinare il mondo nel caos più profondo e nel distruggere antiche culture nella cui edificazione non ha avuto ruolo alcuno. Noi sappiamo anche qual è la nostra responsabilità storica. Duemila anni di civiltà occidentale sono in pericolo. (Joseph Paul Goebbels, Berlin 18 febbraio 1943)

 

       Benjamin Netanyahu


lunedì 8 aprile 2024

il film "LA PASSIONE DI CRISTO" di Mel Gibson

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"Mel Gibson avvertì l'attore Jim Caviezel che interpretare il personaggio di Gesù sarebbe stato molto difficile e che se avesse accettato, molto probabilmente sarebbe stato rifiutato da Hollywood. Caviezel ha chiesto una giornata di riflessione e la sua risposta a Mel, che finanziava e dirigeva il film, è stata: "Penso che dobbiamo farlo, anche se è difficile". Altra cosa: le mie iniziali sono J.C. e ho 33 anni. “Non me ne ero reso conto fino ad ora.

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Mel rispose: "Mi fai davvero paura, lo sai." Durante le riprese, Jim Caviezel che interpretava il ruolo di Gesù ha perso 25 chili, è stato colpito da un fulmine, è stato colpito accidentalmente due volte durante la scena della fustigazione lasciando una cicatrice profonda 15 cm, si è lussato una spalla quando la croce è caduta nel buco con lui sulla croce.

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Poi soffrì di polmonite e ipotermia dopo essere rimasto quasi nudo, con solo un perizoma, sulla croce per infinite ore. La sola scena della crocifissione ha richiesto 5 settimane dei 2 mesi di riprese.

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Il suo corpo era così esausto e stressato dal ruolo che ha dovuto sottoporsi a due interventi a cuore aperto dopo le riprese. Jim spiega: "Non volevo che la gente mi vedesse. Volevo solo che vedessero Gesù. Così ci saranno le conversioni".

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Quasi come una profezia, sono accadute molte cose sorprendenti. Pedro Sarubbi, che interpretava Barabba, sentì che non era Caviezel a guardarlo, ma Gesù Cristo stesso, mentre interpretava questo ruolo disse di Caviezel: "I suoi occhi non avevano né odio né risentimento verso di me, solo misericordia e Amore."

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Luca Lionello, l'artista che interpretava Giuda, era un ateo dichiarato prima dell'inizio delle riprese. Alla fine si convertì e battezzò i suoi figli. Uno dei principali tecnici che hanno lavorato al film era un musulmano convertito al cristianesimo.

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Alcuni produttori hanno riferito di aver visto attori vestiti di bianco che non avevano riconosciuto durante una delle sessioni di riprese e, quando hanno riguardato le registrazioni, si sono resi conto di non averli visti in quelle sequenze. La Passione di Cristo è il film religioso americano con i maggiori incassi e il film con il più alto rating R di tutti i tempi, incassando 370,8 milioni di dollari! In tutto il mondo ha incassato 611 milioni di dollari. Ancora più importante, ha colpito centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Mel Gibson ha pagato di tasca propria 30 milioni di dollari per produrre il film perché nessuno studio voleva intraprendere il progetto.

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Oggi, Jim Caviezel proclama con semplicità e coraggio la sua fede in Cristo e il miracolo che è stato per lui rappresentare Gesù Cristo come attore e diventare un credente più grande in Cristo attraverso quell'esperienza.

                 Jim Caviezel nella parte di Gesù Cristo nel film di Mel Gibson


                  Mel Gibson, il regista del film: la Passione di Cristo 


                 l'attore Jim Caviezel nella parte di Cristo nel film diretto da Mel Gibson


mercoledì 27 marzo 2024

Sapete quante streghe ha bruciato l'Inquisizione?


 Sapete quante streghe ha bruciato l'Inquisizione?

-Nessuna.

Le streghe non esistono.

Non sono state le streghe a bruciare, sono state donne.

Donne belle, colte e intelligenti. Donne accusate di avere acqua nel pozzo o di aver coltivato e curato la loro bella piantagione. Sono state condannate per avere una voglia, per essere abili con la medicina di erboristeria, per essere alte, nere o rosse.

Hanno condannato quelle che mostravano forte connessione con la natura, quelle che ballavano o cantavano. Quelle che sembravano felici. Quelle che sembravano autonome e potenti.

Per la Santa Inquisizione e per molti altri gruppi nel corso della storia, qualsiasi donna dallo spirito libero doveva essere bruciata o gettata in acqua. Se galleggiava, era colpevole e giustiziata. Se affondava e annegava, era stata dichiarata innocente e allora la sua anima sarebbe andata in cielo.

Molte, migliaia di esse sono state gettate dalle scogliere o messe in profondi buchi del terreno da esseri che si sentivano superiori a loro, quasi dei.

Perché sto scrivendo questo?

Perché conoscere la storia è importante quando si tratta di costruire una nuova società e un nuovo mondo. È urgente dare voce a tutte le donne in onore di quelle che sono state umiliate, sobaciate, picchiate, torturate e massacrate. Lunga vita alle donne indipendenti, forti e potenti.

Non sono state le streghe a bruciare, sono state...  donne.

 

domenica 17 marzo 2024

Brigata Catanzaro: gli eroi che finirono fucilati - un fatto storico per troppo tempo dimenticato

Brigata Catanzaro: gli Eroici Ragazzi del Sud che finirono fucilati - guerra mondiale 1915-1918 

Durante la Prima Guerra Mondiale, gli eroici giovani della Brigata Catanzaro, tutti Calabresi e qualche siciliano, mostrarono tutto il loro valore, ed il loro amore verso la loro Patria, conquistando, a costo del proprio sangue e della propria vita di moltissimi di loro, poderose fortezze, giudicate assolutamente inespugnabili perché munitissime di ogni tipo di armamenti, ed arroccate a grandi altezze sulla cima delle montagne delle Alpi e difese in ogni modo da forze nemiche preponderanti. Questi generosissimi ragazzi con il loro innumerevole immenso e supremo sacrificio fecero della Brigata Catanzaro il reparto più valoroso, con più caduti e con più decorazioni di guerra di tutta la storia delle forze armate italiane! Ma pur avendo essi compiuto tali e tanti innumerevoli ed incredibili atti eroici di incomparabile valore più di ogni altro reparto di tutta Italia, detti giovani notavano con sorpresa e stupore che tutto questo non bastava mai ai loro superiori, che continuavano a spingerli assurdamente e letteralmente al massacro ed al vero e proprio bestiale macello in imprese sempre più sconclusionate, pazzesche ed impossibili! Fu proprio per questo che questi giovani si resero finalmente conto che il vero obiettivo dei loro superiori dello Stato maggiore militare, ma anche del loro stesso Governo e del loro stesso Stato supremo, in cui essi fino ad allora avevano creduto e nutrivano la massima fiducia, di fatto non era soltanto o soprattutto quello di avanzare e di conquistare importanti e decisive postazioni nemiche, quanto proprio quello di realizzare il proposito nascosto, ipocrita ed inconfessabile della criminale classe dominante di questo Stato massonico del tricolore: quello di fare sterminare la migliore gioventù dell’Italia del Sud. Questo Stato massonico, sleale e criminale vedeva in quei giovani eroi del Sud quello spirito battagliero e quel coraggio indomabile della parte migliore di tutto il Popolo Italiano. Un coraggio che poteva essere estremamente pericoloso, perché in caso di ribellione avrebbe potuto abbattere facilmente l'egemonia di detta criminale classe dominante massonica, ebraica e rothschilidana, truffaldina, vile, sleale, traditrice ed assassina.... 

Fu così che questa eroica brigata che si ribellò, giustamente, contro l’essere criminalmente costretta dai carabinieri con i fucili spianati alle spalle pronti a sparare loro addosso se indietreggiava, e mandata ad andare letteralmente al macello per otto, nove o dieci volte di seguito, all’assalto alla baionetta contro postazioni imprendibili perché difese da campi minati, da una selva di filo spinato e da migliaia e migliaia di mitragliatrici. La classe dirigente massonica , non ammise affatto l’assurdità delle sue pretese suicide nei i confronti dei valorosissimi, ma non certo stupidi, ma ingenui e fiduciosi soldati calabresi, ma facendo finta di voler trattare e parlamentare sulla questione, li fece disarmare ed arrestare a sorpresa ed a tradimento dagli stessi carabinieri che stavano tra loro; e poi trattandoli da vili, codardi e traditori li condannò immediatamente all’infamia della decimazione con fucilazione alla schiena attuata a forza da plotoni di esecuzione degli stessi commilitoni calabresi, che erano costretti ad eseguire gli ordini, a pena di essere essi stessi fucilati alla schiena da plotoni di carabinieri sistemati schierati con le armi spianate e puntate alle loro spalle e pronti a sparare su di essi se non avessero eseguito in tutto e per tutto gli ordini di uccidere i loro compagni d’armi. 

Pertanto durante la prima guerra mondiale l'eroica brigata Catanzaro, la più valorosa e la più decorata di tutto l'esercito “italiano”, che si fidò fino all’ultimo della classe dominante massonica ebraica risorgimentale fu da essa mandata al macello, assassinata, decimata, umiliata ed offesa in tutti i modi peggiori, più perfidi e più infami ed infine sciolta completamente proprio perché commise l’errore gravissimo di fidarsi di questa ipocrita ed assassina classe dominante invece di ribellarsi fino in fondo e tentare di abbatterla, preferendo piuttosto morire combattendo con le armi in pugno per la propria libertà e la libertà del proprio popolo, piuttosto che fidarsi di tali traditori e farsi massacrare da essi come stupide bestie da macello! 

 

La lettera aperta di Najat, palestinese, a Liliana Segre...


La lettera aperta di Najat a Liliana Segre, figlia di un padre e una madre Palestinesi vittime della Nakba del 1948 e rifugiati in Siria. Una lettera commovente:

Signora Liliana Segre,

Voi siete turbata perché si usa la parola “Genocidio” per il Massacro a Gaza, come se questa parola fosse un privilegio, un distintivo d'onore o addirittura un'esclusività.

Credetemi, noi Palestinesi non vi abbiamo rubato la parola tanto meno vogliamo farlo. Semmai sono stati quelli che Voi conoscete bene che l'hanno cucita su misura del nostro corpo, della nostra fermezza e della nostra adesione alla nostra terra.

Vorrei dirvi che non siamo contenti di questa parola, ma come potete vedere anche voi, le lettere di questa parola sono intrise del nostro sangue, delle nostre lacrime e del nostro dolore!

In questa parola si sente l'eco dell'esplosione delle case, degli ospedali, delle chiese, delle moschee mentre siamo condannati a sentire finanche le risate dei soldati israeliani quando bombardano indiscriminatamente e poi festeggiano come se per loro fosse un gioco. 

Riprendete indietro la parola “Genocidio” cara Signora, a patto che ci restituite oltre 30.000 anime. Riprendetevi questa parola e ridateci Hind, la bambina di soli 7 anni che il mondo intero ha sentito piangere in macchina per giorni, circondata dai cadaveri dei suoi familiari e dai carri armati israeliani.

Riprendetevela e ridateci Yazan, 6 anni, morto per malnutrizione perché Israele blocca l'accesso degli aiuti umanitari. Riprendetevela e ridateci 

Mohammed, 16 anni, bruciato vivo. 

Riprendetevela e ridateci Mustafa, 14 anni, ucciso mentre andava a scuola!! Riprendetevela e ridateci Rami, 13 anni, che stava festeggiando il Ramadan con fuochi d'artificio. Riprendetevela e ridateci Ahmed 8 anni, morto solo perché reclamava un sacco di farina. Riprendetevela e ridateci le membra dei nostri figli, i loro occhi, le loro braccia, le loro gambe e anche il loro spensierato sorriso. 

E noi, cara Segre, promettiamo che non useremo mai più la parola “Genocidio” nel nostro linguaggio. Se c'è una cosa che più di tutte vorremmo, è non dover usare questa dannata parola. Semplicemente perché siamo un popolo che ama la vita e merita la vita...”