martedì 22 ottobre 2019

non troveremo più nessuno perché la globalizzazione è morte…

Fra poco spariranno tutti i vecchi mestieri, spariranno gli artigiani e anche tutte le nostre tradizioni. Non ci sarà più il panettiere di una volta che impastava la farina e poi infornava il pane nel tradizionale forno a legna. Non avremo più il pane caldo col suo profumo. Non ci sarà nemmeno l’imbianchino mentre il bigliettaio è scomparso già da un bel po’ di tempo. Scomparirà anche l’elettricista, il fabbro e il falegname. Non troveremo più nessuno che possa riparare una finestra, un armadio o una sedia del nostro tavolo della cucina. Il fruttivendolo non lo sentiremo più urlare per le vie del nostro paese, col carretto pieno della frutta appena raccolta. Non ci sarà nemmeno più il giardiniere, e neanche il falciatore. Il lattaio è scomparso, anche lui, ormai da tempo. Il lattaio che ci portava ogni mattina il latte fresco per noi e per i nostri bimbi, che aveva munto dalle sue mucche. Il ricottaro, lo ricordate il ricottaro che produceva la ricotta, il formaggio e la mozzarella che doveva mangiarsi calda in giornata?E il trebbiatore? Il trebbiatore è ormai solo un vecchio ricordo dei nostri nonni. Il pigiatore d’uva nessuno lo ricorda più. Solo pochi sanno come veniva prodotto il vino una volta. Il riparatore delle cucine a gas, anche lui non si troverà più… esattamente come il riparatore di biciclette, il saldatore, lo scarparo, lo stagnino…Pensate che troveremo lo spazzino per le vie delle vostre città?E il taglialegna che ci procurava la legna per l’inverno per la nostra stufa o per il nostro caminetto…pensate che ci sarà ancora…?E se vorrete riparare la vostra vecchia chitarra o accordare il vostro vecchio pianoforte, pensate che troverete qualcuno che possa aiutarvi?
Non si troverà più nulla, tutto andrà perduto nel nome di questa globalizzazione che ha seminato illusione e ha prodotto la morte di ogni attività. Chi riparerà il nostro rubinetto del bagno, chi riparerà il nostro pavimento se gli artigiani son tutti già quasi estinti….?Non ci sarà più la vecchia cantina all’angolo della strada dove si poteva bere il vino fatto in casa e mangiare il solito taralluccio del fornaio accanto. Tutto sarà spazzato via da grossi centri commerciali illuminati di notte e anche di giorno. Centri commerciali in cui lavorano gli schiavi di questa società totalmente decaduta. Centri commerciali illuminati da luce artificiale, senza finestre, in cui non si vede mai la luce del sole. Se non agiamo subito del nostro passato non troveremo nessuno. Cosa dobbiamo fare per non estinguerci? Cosa dobbiamo fare per salvare le nostre buone tradizioni?Dobbiamo agire subito, dobbiamo ritornare a bere il nostro vino di casa in quella bettola che la globalizzazione sta cercando di cancellare… La globalizzazione è morte, se si va avanti così non troveremo più nessuno. (sa. bros.)

domenica 13 ottobre 2019

Ecuador nel caos - un urlo d'aiuto da una italo-latinoamericana - 12 ottobre 2019


Ecuador 12 ottobre 2019
Italiani, sono una italo-latinoamericana, sono in Ecuador. Qui ci stanno uccidendo. Stanno attaccando gli indigeni con armi da fuoco. Non guardate la televisione. Sono tutte bugie, ci stanno uccidendo. Stanno passando sopra i diritti umani. Hanno lanciato bombe dove c'erano i bambini, perché le comunità indigene sono venute perché pensavano che era una marcia pacifica, perché ingenuamente pensavano che i governanti ci avrebbero ascoltati. Avrebbero ascoltato la comunità ai popoli, invece niente ci hanno ingannato. Sono venuti con bandiera bianca dicendo che si univano al Popolo. E tutto un botto hanno lanciato bombe, bombe lacrimogene contro i bambini, bombe da caccia contro le persone. Hanno massacrato donne e bambini. Sono più di 20 morti. Hanno messo il coprifuoco di notte per non fare uscire la gente, ma invece invadono le case dove le persone stanno a riposare, dove si nascondono, dove sono rifugiati i bambini. Lanciano bombe lacrimogene alle due del mattino quando i bambini dormono, quando nessuno può reagire. Ecuador non vuole cadere nell'inganno del fondo monetario internazionale. Stiamo resistendo e ci rispondono uccidendoci. Ci sono bambini morti. I bambini stavano con i loro indigeni. Vi domanderete perché c'erano i bambini, perché erano venuti in una protesta pacifica con famiglie. Abbiamo bisogno d'aiuto umanitario, abbiamo bisogno di guerra mediatica di far sapere al mondo la verità. Spegnete i televisori, sono tutte bugie. Per favore condividete con tutti. Fate sapere al mondo quello che sta succedendo qua.

lunedì 7 ottobre 2019

Preferirei morire piuttosto che uccidere un altro. No alla predazione degli organi a cuore battente




piuttosto che uccidere un altro preferirei morire,
piuttosto che introdurre la macellazione umana come sistema di sfruttamento,
piuttosto che lacerare la vita di una madre e di un padre a cui hanno estorto una firma di donazione preferirei morire piuttosto che rendere le persone pezzi di ricambio,
piuttosto che torturare un ingenuo donatore (a cuore battente),
piuttosto che menomare un mio caro con una donazione da vivente sano preferirei morire. Piuttosto che rendere il mondo un lager dove il potere decide chi deve vivere e chi deve morire.
preferirei morire piuttosto che fagocitare come un cannibale organi e frattaglie altrui, piuttosto che convivere con un estraneo che dilaga dentro di me preferirei morire,
piuttosto che diventare uno zombi infarcito di farmaci,
piuttosto che diventare schiavo dei medici e della farmaceutica,
piuttosto che diventare un malato psichiatrico per turbe da trapianto,
piuttosto che essere risucchiato nella spirale espianto-trapianto-rigetto e ancora e ancora…
preferirei morire piuttosto che essere torturato e morire sul tavolo operatorio,
piuttosto che passare le notti in bianco nei rimorsi,
piuttosto che avere a che fare con medici e chirurghi,
che predano organi da persone in coma, preferirei morire…
Preferisco non essere come quelli che si mettono in lista d’attesa sperando che un incidente porti l’occasione del ricambio, l’orrore della vivisezione/espianto io preferisco combatterlo.
Preferisco guardare in alto, con orgoglio, nella dignità e curarmi nel rispetto mio e degli altri e semmai accettare il mio naturale turno di morire,
Preferisco seminare coraggio, piuttosto che la paura della morte, come fanno i trapiantisti per crescere in potere e profitti.
Preferisco vivere come essere unico e irripetibile,
nella bellezza, non nel sangue, nel rispetto reciproco che è garanzia di non aggressione per tutti.
VOGLIO VIVERE…
da umano e non da cavia,
da Achille e non da codardo che commissiona a medici e infermieri la predazione mortifera, non voglio essere un “assemblato”,
non voglio essere annoverato tra i predatori,
voglio essere autentico fino alla fine!
Per vivere e morire in pace.
http://www.antipredazione.org
lega.nazionale@antipredazione.org

sabato 5 ottobre 2019

Citazioni di Hermann Göring

 Hermann Göring 

Citazioni di Hermann Göring

Politico e Militare Tedesco della Germania Nazionalsocialista

(1893 - 1946)

L'istruzione è pericolosa. Ogni persona istruita è un nemico futuro.
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La gente non vuole la guerra. Né in Russia, né in Inghilterra, America o Germania. Sono i leader delle nazioni a determinare le regole. La questione è semplicemente quella di trascinare la gente, viva essa in democrazia, o in qualsiasi altro regime.
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Io non ho nessuna coscienza! La mia coscienza è
Adolf Hitler.
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Non contate sui buoni per costruire qualcosa di valido nella storia.
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Quando sento qualcuno parlare di cultura, la mano mi corre al revolver.
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Ringrazio il mio Creatore di non sapere che cosa significhi obiettivo. Preferisco sparare un paio di volte troppo vicino o troppo lontano, ma almeno sparo. Ho spiegato chiaramente alla mia polizia: se si spara, sono io che sparo, se uno è per terra morto, sono io che l'ho ammazzato!
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I cannoni ci faranno potenti; il burro ci farà soltanto grassi.
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Chi maltratta gli animali lede la sensibilità del popolo tedesco.
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Scegliete i malvagi, le canaglie, voi non immaginate le meravigliose possibilità offerte dal male.
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Una volta si usava parlare di saccheggio. Ma oggi si è divenuti più umani. Ciò malgrado, il mio intento è di saccheggiare, e di saccheggiare fino in fondo.
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Dovremo essere contenti se la Germania, dopo la guerra, potrà conservare i confini del 1933.
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Un giorno deporrete le nostre ossa in sarcofagi di marmo.
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Ovviamente, la gente non vuole la guerra. Perché mai un contadino pezzente dovrebbe rischiare la vita in guerra quando il massimo che ne può ottenere è tornare alla sua fattoria tutto intero.
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Tutti devono morire, ma morire come martiri rende immortali.
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La nostra è una lotta all'ultimo sangue, fino a quando il comunismo sarà totalmente estirpato dalla Germania.
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[I cechi] questa miserabile razza pigmea priva di cultura che opprime gente che una cultura ce l'ha e dietro la quale si nascondono Mosca e l'eterna maschera del demone giudeo.
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[In risposta a Gheorghi Dimitrov] Vi insegnerò io ciò che sa il popolo tedesco. Il popolo tedesco sa che la vostra condotta qui è inqualificabile, che siete venuto in Germania per incendiare il Reichstag. Non sono venuto in tribunale per subire il vostro interrogatorio, né per sentire le vostre rimostranze, per me siete un criminale che deve essere impiccato.

martedì 1 ottobre 2019