martedì 26 marzo 2019

la farsa delle votazioni: dopo Cassibile, 3 settembre 1943, l'Italia non è più una nazione sovrana

Votare è una presa per i fondelli e spieghiamo perché:
L'Italia non è più una Nazione sovrana dal 3 settembre del 1943. In questo giorno muore l'Italia come Patria e come nazione sovrana, grazie al tradimento di Pietro Badoglio, Giuseppe Castellano, della famiglia Savoia e di altri infami...
Con l'armistizio di Cassibile siglato segretamente il 3 settembre del 1943, nella contrada Santa Teresa Longarini di Siracusa, distante 3 km dal borgo di Cassibile, località dalla quale l'armistizio prese il nome, l'Italia imperiale perdette la sua sovranità. Tutto il patrimonio italiano artistico, militare, finanziario, territoriale e politico fu ceduto agli invasori anglo-americani, che alcuni idioti ancora oggi fanno passare per liberatori.
Disconoscere per sempre questo sistema sionista, talmudico e rothschildiano che ci opprime, sfrutta, truffa, estorce, rapina, violenta, tortura, terrorizza, schiavizza e cannibalizza ! Ecco perché non serve votare. Il risultato elettorale sta già nei loro cassetti. Non votare è l'unica cosa giusta e saggia da fare. Disconoscere una volta per sempre questo stato massonico che si nutre e si alimenta tramite un sistema tirannico e criminale che viene chiamato “Democrazia”. Volete sapere alcuni nomi di stranieri che legiferano per noi Italiani nel nostro parlamento ? Ecco solo alcuni: Sbai Souad, marocchina Khalid Chaouki, marocchino Cécile Kyenge, congolese, con37 fratelli di un solo padre e di quattro diverse madri, Itzhak Yoram Gutgeld, ebreo israeliano Jean-Léonard Touadi, congolese. Dovrebbero essere questi i nostri rappresentanti? Ma pensi davvero di cambiare l'andazzo della politica facendo una croce con una matita su di una inutile scheda in una inutile cabina elettorale? Ricorda sempre: Il potere conta i voti ed il Popolo non conta un cazzo. Sai quale è la più atroce DITTATURA? è quel SISTEMA che chiamano DEMOCRAZIA. 75 ANNI DI ANTIFASCISMO, OVVERO: 75 ANNI DI ODIO VERSO IL POPOLO ITALIANO. L'Antifascismo, movimento pseudo socio-politico nato nel 1943 per odiare l'Italia e il popolo italiano. L'antitalianità deve essere un reato e punito come alto tradimento verso la nazione. 75 anni di antifascismo: 75 anni di ingiustizie, di menzogne, di truffe, di ruberie, di estorsioni... L'antifascismo è la negazione di tutti i valori L'antifascismo è odio verso l'Italia, verso gli Italiani, verso la nostra Storia millenaria, verso la nostra arte, verso la nostra tradizione. Questa invasione barbarica viene sostenuta, a spada tratta, da questi antifascisti che aizzano all'odio per creare divisioni in seno al Popolo Italiano. Italiani si è per Sangue, per Storia, per tradizioni e non per invasione. Allora sai quello che devi fare: boicotta questo sistema antitaliano, non votare più, non riconoscere più questo potere talmudico che ci opprime. Non votare.
Gli inglesi sono i veri registi di tutto quello che succede in Italia: inglesi e americani. Adesso sai che votare non serve proprio a nulla. Sono gli inglesi, insieme agli americani, a governare davvero in Italia. La buffonata delle votazioni è solo fumo negli occhi.
Informati su quello che avvenne a Cassibile e informati anche su quel maledetto trattato di pace, firmato a Parigi il 10 febbraio del 1947 dal governo del miserabile Alcide De Gasperi. (sal. bros.)
Video: Democrazia, la menzogna che governa 

domenica 17 marzo 2019

Greta Thunberg, la creatura del potere rothschildiano - manipolazione mentale


Il grande potere mediatico rothsschildiano dopo aver creato il problema del riscaldamento climatico ci presenta la denuncia tramite una ragazzina malata che soffre della sindrome di Asperger. Come mai questa ragazzina dal volto inespressivo, con gli occhi che guardano perennemente nel vuoto dovrebbe essere un genio? Questa ragazzina che sembra uscita da un film dell'orrore. Le manca il sorriso e i lineamenti del suo volto fanno davvero paura.
La verità è che il potere vuole così ed ecco che questa quindicenne trova molto spazio in rete e sulla stampa di regime. La fanno parlare alla presenza dei potenti. Quei potenti che sanno distruggere e che non permettono a nessuno di protestare candidano questa loro creatura di nome Greta addirittura come premio “Nobel” per la pace.

Una lunga indagine investigativa di Cory Morningstar sulla fabbricazione mediatica della ragazzina ambientalista con le trecce: vengono messi in luce i legami tra questo movimento giovanile e il grande capitale,  non veramente indirizzato al controllo dei disastri ambientali, quanto  alla necessità di  riportare alla crescita e a grandi profitti un’economia capitalistica che sta collassando tramite la quarta rivoluzione industriale “della cosidetta economia verde”. Ma ciò che è più inquietante è l’esperimento di ingegneria sociale col quale si vuole indurre il più grande cambiamento comportamentale su scala globale mai sperimentato.  Atto I.

L'avvocato Alfonso Luigi Marra afferma sulla sua pagina di fb: Greta non può essere espressione della cultura adatta a fermare la catastrofe climatica perché essa implica un qualcosa (il rivolgere innanzitutto l’analisi contro di se) che, per ora, l’umanità rifiuta in blocco. Tuttavia, proprio il fatto che è stata creata dai poteri e che la rete le sia così avversa simbolizza che la parte sociale più ostile ai cambiamenti è la base. Del resto, nel 1987, ho appunto scritto che il potere voleva cambiare, ma si era trovato di fronte ad una nuova difficoltà, cioè che quella stessa gente che aveva reso viziosa gli opponeva ora i suoi vizi. In ogni caso, i colpi della catastrofe climatica stanno per diventare da un momento all’altro così forti da spazzare via ogni resistenza. ALM

L’aspetto più sgradevole delle manipolazioni del Complesso Industriale Non Profit è che riescono a convogliare sui loro obiettivi la buona volontà della gente, specialmente dei giovani. Si rivolgono a coloro a cui le istituzioni, al servizio della classe dominante, non hanno fornito le competenze e conoscenze necessarie per poter pensare veramente con la propria testa. Il capitalismo opera sistematicamente e strutturalmente come una gabbia per l’allevamento degli animali domestici. Le organizzazioni che elaborano progetti basati su falsi slogan umanisti allo scopo di sostenere la gerarchia del denaro e della violenza stanno rapidamente diventando gli elementi cruciali della gabbia invisibile del corporativismo, del colonialismo e del militarismo.“- Hiroyuki Hamada, artista
La costruzione di Greta Thunberg ai fini del consenso è un’opera in sei atti.

giovedì 14 marzo 2019

Roberto Corsi: basta con le diffamazioni di Klaus Davi contro San Luca e la Calabria intera


San Luca è un comune italiano di 3.711 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria

Sergio Mariotti, alias Klaus Davi, cittadino svizzero di religione ebraica vuole
fare il sindaco a San Luca, paesino attaccato alle pendici dell'Aspromonte
Continua, e pare che non voglia più fermarsi, l'attacco spietato contro La Calabria, e contro San Luca in particolare, da parte di questo cittadino svizzero, che si fa chiamare Klaus Davi mentre il suo vero nome è Sergio Mariotti. Osservo con rammarico, e con rabbia contenuta, il comportamento di questo svizzero che viene nella nostra amata Calabria e, invece di comportarsi come ospite, agisce come un colonizzatore. Sergio Mariotti, alias Klaus Davi, si comporta come tanti colonizzatori che nel nome di una falsa ed ipocrita “democrazia” vuole occupare una regione, un territorio che non gli appartiene affatto. Parla, agisce ed opera in modo ingannevole e demagogico, oltre che diffamatorio. Ormai le sue apparizioni in Calabria sono diventate oscene ed insopportabili. Questo signore sta portando avanti una operazione di colonialismo ideologico e politico, dando per scontato che i sanluchesi, in quanto meridionali, e per di più calabresi e notoriamente “ndranghetari”, secondo l'assunto classicamente lombrosiano, siano una razza inferiore africanoide, un popolo maledetto e “atavicamente criminale”. Io, Roberto Corsi, sono impegnato ormai da anni a difendere i diritti della mia gente, affinché tutti possano vivere davvero liberi e sereni nella propria terra senza dovere più subire il diktat di presunti educatori, fantomatici maestri o invasori, che scendono dalle montagne svizzere, o da altre parti, per portare a noi Calabresi la luce della loro superiore democrazia e del loro superiore intelletto. Non sono il solo a constatare il comportamento invasivo, spocchioso, arrogante, strafottente, insolente, sfacciato ma soprattutto diffamatorio di questo Klaus Davi verso i Calabresi e verso i Santulucoti in particolare. Ogni volta che appare questo svizzero, di religione ebraica, è sempre accompagnato dalle forze dell'ordine, da reparti di carabinieri, della polizia e della finanza in armi, dalla digos in borghese e da tutti gli ascari, mercenari, traditori, golem e giuda iscariote che riesce a raccattare in loco.

I suoi deliranti e diffamatori sproloqui contro la nostra Calabria, ma soprattutto contro la Calabria Aspromontana, continuano come un fiume in piena. Le sue dichiarazioni indignano me ma indignano anche tutto il Popolo calabrese, onesto e generoso. Io non capisco come mai questo signore che arriva in modo così strafottente nella nostra terra ed entra persino con le sue telecamere nelle abitazioni private non sia stato finora arrestato. Voglio ricordare alcune deliranti dichiarazioni di questo Klaus Davi:
Chiederò soldi per San Luca alla comunità gay calabrese che vive in America”
Se diventerò sindaco celebrerò il primo matrimonio gay a San Luca”
Cambierò nome a San Luca e lo chiamerò Tripodi San Luca”
dal carcere è arrivato l'ordine ai Sanluchesi di non votare”.

Tutto quello che il signor Mariotti Sergio, Klaus Davi, fa e dice è aberrante e allucinante. Proprio per questo motivo abbiamo presentato nei giorni scorsi un esposto alla Procura di Locri contro questo cittadino svizzero affinché la smetta di continuare a diffamare la Calabria in generale, e San Luca in particolare. I Santulucoti e tutti i Calabresi sono onesti ed hanno solo voglia di lavoro e di giustizia. Non possiamo più tollerare le deliranti diffamazioni di questo colonizzatore, che si fa forte solo perché protetto da servizi deviati di uno Stato. Uno “Stato”, spacciato per italiano, ma che sta dimostrando di essere il nemico numero uno di quel Popolo italiano che dice di rappresentare. Mi auguro che l'esposto che abbiamo presentato alla procura di Locri riesca a fermare il delirio di questo signore. Lo stiamo ripetendo da sempre ormai: San Luca sta dimostrando al mondo intero che si può vivere anche senza sindaco, quindi senza “Stato”. In questo paesino aspromontano regna davvero la Giustizia e questa cosa non piace affatto alla Cabala che sta facendo di tutto per invadere questo territorio e mettere le mani sull'Aspromonte. L'arrogante strafottenza di un Klaus Davi, che ancora non abbiamo ben capito che mestiere faccia, sta rasentando il grottesco. A questo punto non sappiamo più se ridere oppure se mandarlo in modo chiaro a farsi benedire. Le nostre tradizioni sono sacre e non si toccano. A questo signore deve essere ben chiaro che il santuario della Madonna di Polsi non si tocca, così come non si tocca l'Aspromonte e le sue magie. Volere poi cambiare nome a San Luca come propone Sergio Klaus Mariotti, in arte Klaus Davi, è una cosa stramba e ridicola che non piace affatto ai Santulucoti. Personalmente non abbasserò la guardia e difenderò la mia gente e la mia terra contro ogni tipo di invasione.
In questo momento storico così difficile per l'Italia, tutta la Calabria, ma San Luca in particolare, a testa alta e con orgoglio, deve trovare la forza necessaria per difendere i valori sacri della famiglia, del rispetto e delle proprie tradizioni millenarie. Con Klaus Davi il potere sionista sta sferrando un attacco, non solo a livello mediatico ma anche a livello politico e militare, per impossessarsi dell'Aspromonte, territorio ricco di Cultura e sane tradizioni. La Locride infatti custodisce ancora in modo visibile agli occhi del mondo la Cultura magno-greca. Per noi la famiglia è sacra e sacri sono anche i figli. La Famiglia per noi è quella naturale, in cui la madre ha i piedi a terra e il padre la testa sulle spalle. A buon intenditor poche parole... Forza San Luca, Viva la Calabria (Roberto Corsi)
Roberto Corsi, attivista di Cosenza, da sempre impegnato contro le ingiustizie a danno della povera gente