domenica 28 febbraio 2016

Léon Degrelle: sognammo un mondo meraviglioso - we dreamed of something marvellous

Léon Degrelle
Léon Joseph Marie Ignace Degrelle (Bouillon, 15 giugno 1906 – Málaga, 31 marzo 1994) è stato un politico belga, fondatore delrexismo, movimento nazionalista belga di ispirazione cattolica, per poi indirizzarsi ideologicamente al fascismo. Combatté nella seconda guerra mondiale nel contingente vallone delle Waffen-SS. Esiliato in Spagna nel 1945 e ivi naturalizzato nel 1954, ha sempre difeso ed esaltato il suo operato erigendosi a paladino del nazionalsocialismo e delle tesi revisioniste sulla seconda guerra mondiale. È stato una delle principali figure del neonazionalsocialismo e referente di alcuni movimenti dell'estrema destra europea.


e quando guardo indietro non ho che una sensazione, un grande rimpianto, rimpianto di non essere riusciti a creare questo mondo europeo che è stato per sempre padrone dell'universo, che assicurava alla razza bianca, la prima delle razze, il grande dominio della mente. Quando noi vediamo cosa ci sta di fronte... trenta anni di vittorie degli altri hanno portato questa anarchia nel mondo, questa disfatta del mondo bianco, questa diserzione in tutto l'universo. Quando vediamo nei nostri paesi la decomposizione dei costumi, la sconfitta della Patria, la caduta della famiglia, il collasso dell'ordine sociale. Quando vediamo questo appetito verso i beni materiali che è subentrato alla grande fiamma dell'ideale che ci animava, e molto bene fra i due, abbiamo scelto la parte buona. La piccola miserabile Europa di oggi, di questo striminzito mercato comune, non potrà dare nessuna felicità agli uomini. La società dei consumi sta facendo marcire l'umanità invece di farla crescere. Noi almeno abbiamo sognato qualcosa di grandioso e fino all'ultimo momento della mia esistenza mi batterò per questo. Per quello che fu la nostra lotta e il nostro martirio sia un giorno la resurrezione.”
Gioventù tedesca durante il nazionalsocialismo hitleriano

«Quand je récapitule, je n’ai qu’un sentiment, c’est un immense regret, regret que nous n’ayons pas pu créer ce monde européen qui eut été le maître de l’univers pour toujours, qui assurait à la race blanche, la première des races, la grande domination de l’esprit. Quand nous voyons ce qu’il y a en face, ce que trente ans de victoire des autres ont donné : cette anarchie dans le monde, cette débandade du monde blanc, cette désertion à travers l’univers. Quand nous voyons dans nos propres pays la décomposition des mœurs, la chute de la Patrie, la chute de la famille, la chute de l’ordre social. Quand nous voyons cet appétit des biens matériels qui a succédé à la grande flamme de l’idéal qui nous animait, et bien vraiment, entre les deux, nous avions choisi le bon côté. La petite Europe misérable d’aujourd’hui, de ce marché commun étriqué, ça peut pas donner le bonheur aux hommes. La société de consommation pourrit l’humanité au lieu de la grandir. Alors nous autres au moins nous avons rêvé à quelque chose de grandiose et nous n’avons qu’un seul désir, c’est que cet esprit là renaisse, et avec mes forces et jusqu’au dernier moment de mon existence, je lutterai pour ça, pour que ce qui fut notre combat et notre martyr soit un jour la résurrection ».
Entusiamo delle ragazze tedesche al passaggio del Führer: Adolf Hitler

« Si j'avais eu un fils, j'aurais aimé qu'il fût comme vous. »
« Se io avessi avuto un figlio mi sarebbe piaciuto che fosse come voi. »
(Presunta dichiarazione di Adolf Hitler a Degrelle: da una intervista di Jean Kapel a Léon Degrelle in Histoire magazine, n° 19, settembre 1981)

Gioventù tedesca attuale: 
la decadenza totale della società, della famiglia e dei valori.